Il tuo sguardo su di me
di Margherita Giacobino, L. Mondadori

Il tuo sguardo su di me
di Margherita Giacobino, L. Mondadori

Il tuo sguardo su di me

di Margherita Giacobino, Libri Mondadori

Il tuo sguardo su di me Margherita Giacobino Libri Mondadori letturedikatja.com

Recensione

Margherita Giacobino, scrittrice, saggista e traduttrice, con diverse importanti pubblicazioni alle spalle, ritorna in libreria con il romanzo intitolato Il tuo sguardo su di me, edito da Libri Mondadori, un omaggio alla madre Maria Grazia e alle madri di ogni tempo, perché quello con la madre è una relazione che inizia ancora prima di venire al mondo.

Il tuo sguardo su di me, titolo già di per sé emblematico, richiama alla mente un’immagine potente, a quello sguardo fugace ma allo stesso tempo intenso e protettivo, come solo una madre sa infondere. Uno sguardo che è anche un velo che fortifica, consola nelle fasi più dure del processo di crescita.
Margherita Giacobino ripercorre le tappe della sua vita partendo dall’inizio, dalle radici della sua famiglia, ci racconta di sua madre nata oltre oceano, cresciuta senza riferimenti materni, ci narra del padre, un uomo rude e anaffettivo, del marito perennemente in fuga, delle sue magne, zie e allo stesso tempo madri di Margherita bambina, costretta a crescere e in fretta all’ombra dell’attività di famiglia: il negozio.

Il racconto si addentra nei meandri del sentimento materno e filiale, alternando punti di vista e riflessioni profonde e lunghi viaggi introspettivi. Un percorso intimo che va a ritroso, che analizza non solo il passato – quel tempo a cui è impossibile aggiungere altro se non farlo proprio senza rimpianti -, ma anche il presente, l’oggi con tutte le implicazioni.

A mio avviso, fin da subito si denota un tratto molto importante dell’opera, parlo dell’assenza di rimpianti. L’autrice narra la sua storia, snocciolando ricordi, riportando a galla impressioni, dubbi, sentimenti, e lo fa con assoluta naturalezza, non si percepiscono né forzature né malinconie. È semplicemente la vita, la sua vita.

Un rapporto madre figlia di certo non facile, l’autrice lo sottolinea più volte, molte, troppe le parole non dette, eppure fondamentali per la sua crescita spirituale ed emotiva. Sua madre Maria Grazia l’ha guidata e sostenuta a modo suo, mossa probabilmente dall’istinto materno e non dalla ragione, spesso facendosi da parte lasciandole la libertà di decidere della sua vita in un tempo così avaro di modernità. E nonostante tutto, tenendo conto dell’epoca e dei suoi limiti, ne scaturisce una figura coraggiosa, impavida, una piccola imprenditrice animata da una dignità e da un senso del dovere smisurati.

Il suo esempio come i suoi insegnamenti sono stati fondamentali per l’autrice, per tutto.

Ma cosa celava l’apparente tranquillità della madre? Cosa nascondeva agli occhi del mondo? Quali pensieri animavano la sua mente? Domande a cui l’autrice ha provato per tutta la vita a dare delle risposte scavando nella sua infanzia, alla ricerca ossessiva di traumi, abbandoni, tradimenti. Perchè si sa le madri suscitano desideri nascosti e paure inspiegabili. Un’immagine sfuggente, oscura e chiara allo stesso tempo.

Un ricordo indelebile di una figura che ha saputo infonderle l’amore per i libri, la lettura e la cultura, e studiare per Margherita allora diventa una necessità. Leggere e scrivere rappresenternno per l’autrice l’unica salvezza, l’unica via per sfuggire alle grinfie dell’inquietudine, e imboccare dopo molti anni un nuovo percorso di vita scegliendo sé stessa e la scrittura a tempo pieno, scelte compiute, con la consapevolezza della maturità, anche grazie a sua madre.

Nel romanzo si menzionano spesso i libri, l’amore per la lettura intesa come via di fuga, e attraverso gli occhi dell’autrice immaginiamo sua madre, una donna sola, oberata dalle responsabilità ma animata dal desiderio di ritagliarsi uno spazio di libertà tutto suo per leggere e sognare una vita diversa, un’esistenza a tratti solo sfiorata e vivere un sentimento come l’amore attraverso le gesta dei personaggi letterari. Un quadro struggente che sottolinea il forte desiderio di evasione, di splendere in libertà. Un riscatto che arriverà troppo tardi, e solo per un brevissimo periodo di tempo, solo al tramonto della sua vita.

La forza della prosa, sicura e accogliente, senza fronzoli, e l’enorme bagaglio emotivo fanno di questo libro un dono prezioso. Madre e figlia, ogni rapporto è unico e insostituibile. Pagine che inducono alla riflessione, ad interrogarsi sul “proprio” rapporto madre figlia e figlia madre, due ruoli diversi che spesso convivono. E grazie a questo libro ho compreso che non devo dare nulla per scontato. Il tempo è prezioso, non dobbiamo mai dimenticarlo, come il dono della vita e l’amore e di una madre.

Ammetto che non avrei mai scelto questo romanzo, sicura di trovarmi di fronte ad un racconto venato di malinconia. Invece ho dovuto ricredermi, e per questo ringrazio Libri Mondadori, mi sono ritrovata al cospetto di un romanzo intenso, delicato, familiare. Molto emozionante. Mi sono sentita a casa fin dalla prima pagina, testimone e custode di insegnamenti preziosi.

“Se è vero che noi portiamo sulle spalle i sogni dei nostri genitori, i tuoi sogni per me non sono stati un fardello, ma il respiro di orizzonti più aperti”.

Scheda dell’editore

Quella con la madre è la prima delle nostre relazioni, inizia ancora prima di venire al mondo. Raccontarla può essere la sfida di una vita, perché in quella relazione spesso sono inscritte molte delle verità che ci riguardano.

In questo romanzo Margherita Giacobino mette al centro un rapporto tra due donne – una più grande, l’altra più piccola – che nel corso delle loro esistenze si sono ascoltate, ignorate, osservate, amate profondamente: incidentalmente sono anche madre e figlia, ancor più incidentalmente sono l’autrice e sua madre.

Da bambina Margherita la contempla rapita come fosse il sole, l’astro luminoso attorno al quale tutto gira e prende vita: coraggiosa, energica, determinata. Da adolescente non cerca e non riceve confidenze ma la comunicazione passa nei gesti e nelle parole di tutti i giorni e la fiducia è totale. Adulta, tra preoccupazione e divertimento, Margherita vede la madre iniziare una nuova vita, intrecciare un amore misterioso… Fin quando i ruoli prendono a invertirsi: non più, o non solo, la madre che si prende cura di noi, ma noi a prenderci cura della madre.

Con la sua scrittura vigorosa, calibratissima, nitida, sempre anticonformista; distillando la nostalgia per la madre amatissima, il desiderio di raccontarla che da sempre l’accompagna, una visione intelligente e spassionata del rapporto madre-figlia e del femminile molteplice, Margherita Giacobino crea un romanzo sorprendente e vibrante, un omaggio alle madri e alle eredità lasciate alle figlie, non sempre fardelli da cui emanciparsi, in alcuni casi scie luminose e salvifiche: “La malizia di un certo sorriso brilla nei tuoi sogni, e ti fa da lumino di notte quando leggi.

Leggere era il tuo vizio, come le sigarette nazionali super senza filtro. Se è vero che noi portiamo sulle spalle i sogni dei nostri genitori, i tuoi sogni per me non sono stati un fardello, ma il respiro di orizzonti più aperti”.

L’autrice

Il tuo sguardo su di me Margherita Giacobino Libri Mondadori letturedikatja.com

Margherita Giacobino vive a Torino, è scrittrice, saggista e traduttrice. Il suo primo libro, Un’americana a Parigi (Baldini&Castoldi), è uscito nel 1993 con l’eteronimo di Elinor Rigby. Casalinghe all’inferno è del 1996, per lo stesso editore. Per Eliot, nel 2010, è uscito L’uovo fuori dal cavagno.

Con Mondadori ha pubblicato: Ritratto di famiglia con bambina grassa (2015, tradotto in Francia, in Germania e in Inghilterra), Il prezzo del sogno (2017, uscito in Inghilterra) e L’età ridicola (2018). Ha tradotto, tra gli altri, Emily Brontë, Gustave Flaubert, Margaret Atwood, Dorothy Allison, Audre Lorde. Collabora alla rivista satirica online “Erbacce”.

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