Ilaria Tuti e Ivano Granato, Round Robin
La bambina pagana
di Ilaria Tuti e disegni di Ivano Granato, Round Robin
Recensione
Premio Gran Giallo Città di Cattolica 2014, “La bambina pagana”, firmato da Ilaria Tuti, è diventato un fumetto. L’incontro tra la voce della regina del thriller italiano e la matita di Ivano Granato, hanno dato vita al terzo titolo di Tempesta, la prima collana in Italia interamente dedicata al Graphic Thriller. Targata Round Robin e curata da Mirko Zilahy, Tempesta raccoglie l’eredità del romanzo di genere per fonderla con la tradizione italiana del fumetto mystery. “La bambina pagana”. In tutte le librerie dal 22 aprile 2021.
Ho letto tutti i libri di Ilaria Tuti, è una delle mie autrici preferite. Direi amore a prima vista. Ammaliata dalla sua scrittura e incantata dalla sua vena artistica, ho accolto con piacere l’incontro creativo tra Ilaria Tuti e Ivano Granato, ognuno a suo modo unico e irripetibile, che con “La bambina pagana” hanno dato prova di grande maestria. La mia è e sarà una recensione di pancia, dettata da sensazioni e percezioni, profana in materia rivolgo le mie impressioni ad un vasto pubblico di lettori incuriosito e nel contempo interessato a confrontarsi con le avvincenti graphic novel firmate Round Robin Editrice.
La storia si snoda tra misteri di un passato ancora da riscrivere e segreti mai svelati, e toccherà all’ispettore Thomas Mei risolvere l’enigma che si cela dietro al ritrovamento del corpo di una bambina sul sagrato del Duomo nella comunità di Venzone, un piccolo paesino antico situato all’incrocio tra due valli nell’estremo nord-est italiano. Quello che fin da subito emerge dalle indagini è che il decesso della bambina è avvenuto tanti anni prima, e il corpo ritrovato si presenta mummificato e in ottimo stato di conservazione, questo stato di cose non fa altro che infittire il mistero che avvolge il ritrovamento.
E mentre le indagini procedono a ritroso nel tempo ma anche con un occhio al presente, vari personaggi si avvicendano sulla scena raccontando la storia della bambina “pagana” morta in circostanze sospette e scomparsa nell’indifferenza della piccola comunità.
Una trasposizione in immagini di un racconto che ha dato il meglio di sé attraverso le parole scritte, nero su bianco. E anche in questa versione per immagini la storia raggiunge lo stesso spessore, vignette ammantate da un’aura lugubre, intrise di malinconia, tinte di un nero profondo, vellutato, inducono il lettore a soffermarsi e riflettere. Disegni tratteggiati, spesso accennati, perché non è indispensabile spendersi in minuzie quando le atmosfere rarefatte, seppur mute, riescono a trasmettere, forse ancora meglio che con le parole, tutta la drammaticità degli eventi.
Incuriosita mi sono fiondata su questo libricino con avidità. Non sono una abituale consumatrice di graphic thriller, questo mondo non mi appartiene eppure ne ho già letti diversi perché mi piace sperimentare e conoscere nuove forme d’arte, perché di arte stiamo parlando, forse nella forma più pura quella che cattura occhio e cuore, che dilata l’immaginazione rendendola tangibile.
Come sempre l’idea del libro, partita da un racconto di Ilaria Tuti non mi ha deluso, anzi ha rafforzato la mia passione per le sue opere. Questa in particolare è stata più una lettura di svago, abbellita da un mistero da risolvere, un mistero che mi ha tenuta incollata al libro fino all’ultima pagina sorprendendomi con un epilogo degno della grande Ilaria Tuti.
Della stessa autrice consiglio Luce della notte, recensione >>
Fiore di roccia, recensione>>
Ninfa dormiente, recensione>>
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Fiori sopra l’inferno, recensione>>
Scheda dell’editore
La bambina pagana, (già Premio Gran Giallo Città di Cattolica 2014), firmato da Ilaria Tuti, diventa un fumetto. L’incontro tra la voce della regina del thriller italiano e la matita di Ivano Granato, hanno dato vita al terzo titolo di Tempesta, la prima collana in Italia interamente dedicata al Graphic Thriller. Targata Round Robin e curata da Mirko Zilahy, Tempesta raccoglie l’eredità del romanzo di genere per fonderla con la tradizione italiana del fumetto mystery.
La bambina pagana in tutte le librerie a partire dal 22 aprile 2021.
Ilaria Tuti ci porta a Venzone, un paesino antico all’incrocio tra due valli, a pochi passi dalla Slovenia. E’ lì che viene ritrovato il corpo di una bambina, adagiato sul sagrato del Duomo. Il corpo è rannicchiato in posizione fetale, le mani strette al petto e i piedi incrociati come a cercare un’ultima traccia di calore.
I resti sono ben conservati, ma il decesso non è avvenuto in tempi recenti. Si tratta inequivocabilmente di una mummia. Un particolare che potrebbe apparire bizzarro in altri luoghi, ma non a Venzone, conosciuto da tutti come il paese delle mummie… Questo, l’inizio travolgente del fumetto che rappresenta per Ilaria Tuti, l’esordio nel graphic thriller e nel mondo dell’arte sequenziale.
“La vita e la morte si intrecciano, e raccontano. Come scrisse Clarissa Pinkola Estés, «quando la vita si muove, le ossa della Morte si muovono per simpatia. Quando si muove la Morte, anche le ossa della Vita prendono a muoversi». La terra restituisce la verità scritta nelle ossa, nutrita dal sangue versato. La terra è verità. E fu così che in un’alba buia restituì un corpo e iniziò a raccontare la storia della bambina pagana”.
Gli autori
Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Al suo esordio nel mondo dei Fumetti, firma il suo primo Graphic Thriller con una storia oscura che prende vita tra le sue montagne, tratta dal racconto omonimo vincitore del Premio Gran Giallo Città di Cattolica 2014. Il thriller Fiori sopra l’inferno, edito da Longanesi nel 2018, è il suo libro d’esordio che diventa subito il primo di una serie di Best Seller. Il secondo romanzo, Ninfa dormiente, del 2019, conferma al pubblico dei lettori che il mondo delle crimestory ha una nuova scrittrice di talento. Fiore di roccia è il suo ultimo romanzo.
Ivano Granato vive a Napoli dove ha frequentato il liceo artistico e la Scuola Italiana di Comix studiando fumetto con docenti del calibro di Andrea Scoppetta, Andrea Chella, Marco Castiello e Gianluca Acciarino. Il suo ultimo lavoro è AYLE, un fumetto a più mani sceneggiato da Pako Massimo.
Round Robin Editrice
La Round Robin nasce con l’obiettivo di coniugare narrativa di giovani autori emergenti e inchiesta giornalistica. Negli anni si consolida nell’ambito della saggistica, del giornalismo investigativo e del graphic journalism con titoli dal forte richiamo al sociale e alla lotta alle mafie. Tra le firme che oggi compongono il catalogo Round Robin, anche nomi del giornalismo italiano mainstream come Gianni Barbacetto (Il Fatto Quotidiano) e Giovanni Tizian (Domani).
Molte le pubblicazioni degli ultimi anni in cui spiccano autori della grande letteratura italiana, da Andrea Camilleri al premio Nobel, Dario Fo, che hanno collaborato e contribuito ad alcune pubblicazioni (“Antonino Caponnetto, non è finito tutto” e “Sulla cattiva strada, seguendo Don Gallo”). Rinomati i premi assegnati alla casa editrice, tra cui il Premio Giancarlo Siani, il Premio Andrea Pazienza e la candidatura per quattro volte al Premio Strega, con “La guerra è finita”, “Orientalia”, “Atlas” e “Hostia”.