di Debora Omassi, Rizzoli
Libera uscita
di Debora Omassi, edito da Rizzoli
Recensione
Libera uscita di Debora Omassi, edito da Rizzoli, mi è piaciuto molto, anzi moltissimo.
L’autrice attraverso la sua ultima fatica letteraria si è fatta portavoce di una protagonista inquieta, coraggiosa, con una storia densa di significato, ne ha raccolto la testimonianza, se ne è presa cura, l’ha sostenuta senza ipocrisia o falsi moralismi.
Ho conosciuta Debora nel 2016 con Fuori si gela, il suo è stato un esordio di qualità. La sua scrittura da allora è maturata e oggi la ritovo ammorbidita e meno tagliente, ma sicuramente più incisiva. In Libera uscita la prosa, ricca di contenuto ed estremamente invitante, si rivela all’altezza di questa storia di spessore che va ben oltre il racconto stesso.
Barbara, la protagonista, è alle prese con un dilemma esistenziale, il suo dubbio riguarda la sua identità sessuale. Impegnata da tempo in una guerra intestina, nessuno è a conoscenza del suo dilemma interiore, della sua sofferenza. Il suo sentirsi diversa, più affine al mondo maschile, l’ha spinta fin da piccola ad identificarsi più con i maschi che con le femmine.
Questa ossessione sta mettendo a dura prova anche la sua relazione con Claudio. Li unisce un amore forte, un sentimento sincero, passionale, eppure Barbara non è felice, il suo corpo e la sua mente sono su due fronti opposti. Da qui la drastica scelta di arruolarsi nell’esercito e calarsi in un mondo prettamente maschile, sfidando la sua stessa pelle.
Un’esperienza necessaria per comprendere la vera natura dei suoi pensieri, perché si sente intrappolata in una vita non sua, in un corpo che non rispecchia i suoi desideri e per la prima volta sceglie se stessa, e arruolarsi è stato il suo modo di sfuggire al buio, ai dubbi sulla sua identità.
La sua famiglia come anche il suo fidanzato non comprendono la natura di questa sua scelta, la ostacolano fino all’ultimo con ripetuti inviti ad abbandonare un percorso difficile che la terrà lontana da casa per un intero anno.
Dopo aver vinto il concorso e superato umilianti visite mediche, per Barbara inizia una nuova pagina della sua vita. La caserma rappresenta un mondo a sé con i suoi tempi e le sue regole, un luogo di solitudine. Un’esperienza che si rivelerà subito durissima, perché la vita militare è faticosa, rigorosa, satura di punizioni e angherie, eppure Barbara si sente per la prima volta parte di qualcosa, di un gruppo di ragazzi e ragazze che come lei sono alla ricerca di qualcosa, chi di un lavoro, chi di una risposta, chi vuole semplicemente evadere dalla vita reale.
Barbara sta cambiando, non c’è tempo per nulla, tra adunate, esercitazioni e campi, Barbara raccoglie i suoi pensieri e i suoi dubbi su un taccuino, alla ricerca disperata di una voce che la conforti. Una testimonianza tangibile della sua esperienza, non solo militare ma anche personale. Le emozioni si accavallano, si intensificano, il suo è un grido d’aiuto muto che risiede nel profondo della sua anima. Il suo intento è quello di poter capire qualcosa di fondamentale su se stessa, una svolta da cui ricominciare e porre fine alla sua crisi d’identità. Quel mostro che si cela dentro di lei ormai da troppo tempo.
Molte sono ancora le domande a cui ancora non riesce a dare una risposta, ma qualcosa in lei sta cambiando, soprattutto intorno a lei. Si fa strada una nuova consapevolezza e le nuove amicizie e la presenza di Salvatore, un commilitone, le daranno modo di comprendere per la prima volta tanti aspetti del suo Io. Solo una piccola crepa, uno spiraglio da cui ripartire, ma importante perché Barbara si sente finalmente libera, più consapevole, e non ha più bisogno di nascondersi dietro gli scatti e le pose da modella, si sta finalmente accettando.
Claudio la sta aspettando, questa è l’unica certezza, lui è casa ed è l’unico uomo che l’ha sempre sostenuta e amata, perdonato i suoi silenzi e i suoi errori. Riuscirà Barbara a farsi perdonare anche questa volta? Riuscirà a ritrovare la strada verso casa? Ma soprattutto troverà le risposte che sta cercando?
Un libro a prima vista impegnativo, ma che si legge tutto d’un fiato. La prosa scorrevole, arricchita da un dialogo vivace e corposo, spingono il lettore ad immergersi ancora di più in un racconto avvincente e vero, tale da rendere questo romanzo un atto di coraggio. Personalmente è la prima volta che mi confronto con un tema così scottante e allo stesso tempo intimo. Intimo perché la protagonista si è letteralmente spogliata, denudando la sua anima.
La nostra società così detta moderna, seppure evoluta non è ancora del tutto pronta, a mio avviso, ad accettare e soprattutto gestire questo genere di difficoltà. Se ne sta parlando, l’informazione sta facendo passi da gigante, ma c’è ancora tanto da fare. E Debora Omassi ha dimostrato che questo tema, per molti ancora un tabù, può essere alla portata di tutti, la sua scrittura frizzante e moderna ha fatto il resto.
La vita in caserma è un mondo a sé e questo l’autrice l’ha sottolineato più volte, ne ha evidenziato le brutture e le difficoltà, ma allo stesso tempo ne ha esaltato la forza e il senso di appartenenza. Mi sono ritrovata tra le sue righe, ho vissuto la stessa esperienza di riflesso e posso assicuravi che il suo racconto è realistico, credibile. Un contesto ad hoc che valorizza sensibilmente il dilemma esistenziale della protagonista, una trasposizione intelligente che mi è piaciuta molto.
L’epilogo non del tutto scontato mi ha soddisfatto e arricchito. Dal punto di vista morale questo libro mi ha lascito un bellissimo messaggio d’amore e accettazione, un inno alla libertà di essere se stessi sempre e comunque, ma soprattutto liberi di seguire le proprie scelte.
“Tu stai imparando ad amare come la natura ti ha dato la possibilità di fare. Tu. Ora. Sai. Amare.”
Scheda dell’editore
Barbara vorrebbe guardarsi allo specchio e riconoscersi. Mentre cerca di pagare l’affitto con qualche servizio fotografico e prova a esercitare il suo fascino, non smette di domandarsi: “Chi sono? Cosa vede la gente in me?”.Perché lei, ventiquattro anni, in quel corpo magnetico di cui si serve come fosse una bacchetta magica dal potere sconosciuto, non ci si sente. O meglio: Barbara, in quel corpo, si sente un ragazzo.Nell’esercito vede l’occasione per riscoprirsi e andare altrove, lontana, spingersi oltre ogni limite per ritrovarsi e nascondersi sotto una divisa. Ma una volta dentro, tornare indietro sembra impossibile: allenamenti estenuanti, lenzuola ripiegate al millimetro, caporali senza scrupoli.
Non bastano Luna, la minuta ragazzina con la forza di un leone e fedele alleata, e Salvatore, il suo punto di riferimento tra quelle mura grigie, ad alleviare il ricordo della famiglia e del fidanzato di una vita che la aspetta a casa. E così, dentro e fuori si mischiano in un caos, e Barbara comprende la portata di quella sfida solo quando ormai ha messo in gioco tutta se stessa. Il soldato Barbara ha giurato, ma si troverà di fronte a un’altra scelta: rimanere o andarsene?
Debora Omassi con una scrittura che arriva diretta al cuore, cruda ma traboccante della freschezza di una giovane autrice, senza lasciare spazio all’immaginazione ci mette a parte di un mondo impenetrabile, attraverso gli occhi di una ragazza che prova e riprova in cerca della propria strada. In fondo, solo sbagliando possiamo capire chi siamo, e iniziare a vivere.
L’autrice
Debora Omassi è nata a Brescia nel 1993. Vive a Milano, dove lavora come libraia. Ha esordito nel 2015 sulla rivista «Nuovi Argomenti» e ha pubblicato la raccolta di racconti Fuori si gela (2016). Questo è il suo primo romanzo.