Giunti
Mi chiamo Marcello Mastroianni
di Armado Festa, edito da Giunti
Moderno, ironico, divertente, il romanzo d’esordio di Armando Festa, sceneggiatore, pubblicitario, scrittore, si è rivelato, fin dalle prime battute, un libro piacevole che racconta con una sincerità disarmante le vicissitudini di un protagonista dal nome emblematico: Marcello Mastroianni.
Un giovane uomo dei nostri tempi a cui è toccato il difficile compito di portare un nome che evoca l’Italia degli anni ’60 e del boom economico, le gesta di un divo del cinema attorniato da uno stuolo di ammiratrici, in due parole tutto quello che il nostro protagonista non è, e che probabilmente non incarnerà mai nella sua vita.
Il nostro Marcello sta attraversando un momento particolare della sua vita, disilluso e senza alternative,si pone una serie interminabile di domande sulla vita e su quello che desidera. Le prospettive non sono delle migliori, laureato in arti cinematografiche, si barcamena tra un lavoro di facciata che nulla ha a che fare con i suoi studi e tantomeno con le sue aspirazioni, e una relazione con qualche crepa qua e là e tante cose non dette.
Per questi motivi una sera Marcello si ritrova a rispondere, su una chat di Facebook, alla disperata richiesta di Anna. Un gesto inconsulto dettato dal momento, una sorta di ribellione? Marcello non sa darsi una spiegazione, eppure è convinto più che mai di voler fare questa cosa, non ha nessun ripensamento, nessun senso di colpa. Eppure in un qual modo si sente in colpa per non provare sensi di colpa. Sembra un gioco di parole, eppure spiegano chiaramente il suo stato d’animo.
Un gesto di rivalsa nei confronti di una situazione ormai satura dal suo punto di vista: il lavoro, la famiglia, le aspettative, i sogni, dove li mettiamo quando all’improvviso si prende coscienza di un forte desiderio di paternità?
Questa è una storia semplice, dei nostri tempi, di un uomo qualunque come tanti, che scopre un forte desiderio di paternità. La sua ragazza, a causa di una malformazione dell’utero, non sarà mai in grado di dargli un figlio. Una verità con cui ha convissuto per anni senza problemi, eppure ora si trova a porsi mille domande, ad osservare il mondo che lo circonda con occhi nuovi, più consapevoli, anelando un futuro diverso, da un’altra prospettiva.
Questo suo desiderio di paternità metterà in moto una serie di vicissitudini che si susseguono veloci, dettate dal momento, oserei dire istintive, fino a quando Marcello dovrà fare i conti con gli effetti collaterali della sua scelta, delle conseguenze a cui inizialmente non aveva dato molto peso.
Sicuramente un romanzo da leggere tutto d’un fiato, la verve della scrittura non lascia scampo; ironica, divertente, vera, affascina e coinvolge.
Il protagonista incarna perfettamente la sua storia tra un riferimento cinematografico e l’altro (molto interessanti), ci rende partecipe del suo disagio sul lavoro, dei suoi rapporti interpersonali, della sua stessa relazione, dove ogni gesto racconta una parte della verità, quella nascosta dentro di noi insieme ai sogni e alle aspirazioni.
Fa tenerezza Marcello, inanella un errore dietro l’altro, fino all’epilogo un po’ grottesco, un punto forse da cui ricominciare o finire per iniziare una nuova pagina della vita. Perché a tutto c’è un rimedio, e la vita sa sempre come sorprenderci e la storia di Marcello Mastroianni ne è un chiaro esempio.
Se amate il cinema, se adori la lettura di intrattenimento, questo è il libro che fa per voi. Da leggere perché godibile, fa ridere e nel contempo riflettere su questioni importanti. Mi ha lasciato un buon sapore e tanto materiale su cui riflettere. Consiglio assolutamente!
Scheda del libro
Si chiama Marcello Mastroianni, come l’attore, ma la sua vita non ha granché di spettacolare. Ha quarant’anni, un aspetto ordinario, un lavoro che non ha scelto e che non lo appaga, una relazione che… Be’, la relazione, almeno, è quella giusta: Alessia è vulcanica, creativa, sicura di sé, e il fatto che non possa avere figli per una malformazione uterina a Marcello non è mai pesato. Eppure, quando è solo e nessuno lo vede, bazzica un gruppo Facebook dal nome rivelatore: Aspiranti genitori.
Prima per scherzo, poi per curiosità e, infine, per un oscuro ma irrefrenabile bisogno. Perché la mancata paternità, da tranquilla consapevolezza, è diventata un pensiero fisso, anzi un’ossessione. E il desiderio di un figlio si è gradualmente imposto su qualunque altra volontà. Finché una sera, reduce da una tremenda cena di famiglia dove la sorella di Alessia ha rivelato di essere incinta per la seconda volta, Marcello legge sul gruppo un annuncio un po’ particolare: è una richiesta probabilmente illegale, di certo folle, quelle stravaganze che si trovano in rete ma che è bene dimenticare subito. Invece, senza riflettere, senza volerlo, senza davvero decidere, Marcello risponde.
È l’inizio di un turbine di eventi rocamboleschi e surreali che, come una valanga, travolgeranno ogni sua certezza. E, per la prima volta, lo porteranno ad ascoltare davvero sé stesso. Una dramedy divertentissima sul coraggio di seguire i propri disastrosi desideri. Una riflessione originale, sincera e profonda sul senso di diventare padre.
L’autore
Scrive per il cinema, la tv, la pubblicità, il web e qualche volta anche per sé stesso. Il destino lo ha fatto nascere a Napoli nel 1973 e la disoccupazione lo ha fatto trasferire a Roma trent’anni dopo. Ha lavorato come copywriter per alcune tra le più importanti agenzie pubblicitarie internazionali e oggi collabora con la Rai come autore di testi. Ha scritto programmi televisivi e film, tra cui Mixed By Erry (regia di Sydney Sibilla), per il quale è stato candidato ai Nastri D’Argento 2023 per la migliore sceneggiatura, e insegna scrittura creativa alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Roma. Mi chiamo Marcello Mastroianni è il suo primo romanzo.