Cinquanta modi per dire pioggia
di Asha Lemmie, Editrice Nord

Cinquanta modi per dire pioggia
di Asha Lemmie, Editrice Nord

Cinquanta modi per dire pioggia

di Asha Lemmie, Editrice Nord

 

Cinquanta modi per dire Asha Lemmie Editrice Nord letturedikatja.com

IN UN GIAPPONE SOSPESO TRA PASSATO E MODERNITÀ, UNA STORIA POTENTE DI LIBERTÀ E RISCATTO

«Di solito mi piace gustare i libri lentamente, ma questa volta non ce l’ho fatta: non riuscivo proprio a staccarmi da questa storia così ricca di fascino, emozioni e colpi di scena.
Cinquanta modi per dire pioggia si legge in un lampo, ma ti rimane dentro per sempre.»
Malala Yousafzai

in libreria dal 11 febbraio 2021

Recensione

Cinquanta modi per dire pioggia, romanzo d’esordio dell’autrice statunitense Asha Lemmie, edito da Nord. Un’opera prima affascinante e unica nel suo genere, struggente e suggestiva per le ambientazioni, ma con un tocco di modernità. Il Giappone rappresenta il vero protagonista di questa storia con un unico filo conduttore, il contrasto tra le tradizioni millenarie di una terra intrisa di riti arcaici e l’evoluzione dei sentimenti scevri da pregiudizi e risentimenti.

Libro bellissimo, ma che per alcuni aspetti mi ha lasciato un po’ perplessa. La prosa curata e il ritmo ben cadenzato mi hanno convinta a terminare la lettura nonostante in qualche punto risulti ridondante ed eccessiva. Per la sinossi vi rimando alla scheda dell’editore, io vorrei invece concentrarmi di più su alcuni aspetti che mi hanno colpito.

Inizio col sottolineare che il libro merita sicuramente la Vostra attenzione, la fluidità della scrittura è un chiaro invito alla lettura, inoltre è un modo intelligente per sondare e scoprire la cultura giapponese legata a doppio filo a tradizioni antichissime.

Comincerei a parlarvi in primis della protagonista, Noriko, il romanzo ripercorre la sua vita partendo dall’infanzia. Rinnegata a causa del colore della sua pelle, la famiglia materna non l’ha mai accettata come membro del nobile casato essendo il frutto di un amore proibito, metà giapponese metà afroamericana.

Abbandonata dalla madre e orfana di padre, la piccola Nori cade tra le grinfie di una nonna brutale, che rifiuta non solo la sua presenza nella casa ma le procura violenze fisiche e morali, e qui è un continuo susseguirsi di situazioni al limite come i bagni nella candeggina per sbiancare la pelle, la stiratura dei capelli e soprusi di ogni genere, anche se mi sembra del tutto impossibile che una bambina riesca a quell’età, nove anni, a sopportare stoicamente ogni sorta di violenza, quasi a giustificare le azioni violente di una donna chiaramente malata. Mi sembra al quanto improbabile. Ma tenendo conto dell’epoca e della cultura posso, forse, giustificare tali vicende.

La protagonista sopporta coraggiosamente giorno dopo giorno ogni sorta di violenza fino a quando nella sua vita non compare il fratello maggiore Akira. Nel romanzo Akira incarna la “salvezza” nella vita della povera Nori, l’unico che si occuperà di lei, ad accettarla senza pregiudizi, l’unico a difenderla dalle ingerenze della famiglia materna fino alla fine, a costo della vita. Una figura centrale e nel contempo ambigua, dolce e serio, compassionevole e severo, coraggioso e vittima.

I protagonisti si alternano durante colpi di scena e vicende surreali mettendo in evidenza le contraddizioni della società giapponese, chiusa e ignorante. Un romanzo fondato sulle ingiustizie e sui sentimenti portati al limite della sopportazione umana. Nori è vittima di un sistema arcaico e solo l’amore fraterno riuscirà a portare una luce di speranza nella sua vita e a colmare quel vuoto causato da anni di abbandono e maltrattamenti.

L’affetto sincero tra Nori e Akira è il tratto più moderno del libro, nessuna discriminazione nei loro gesti, i sentimenti che nutrono l’uno per l’altro sono sinceri e basati sulla fiducia e sull’amore. Un rapporto comunque anomalo per l’epoca in Giappone, per questo forse ancora più affascinante perché attraverso la loro esperienza si percepisce un futuro all’insegna della speranza e del perdono.

Nori, la protagonista, è quella che stranamente mi è piaciuta meno, l’ho trovata troppo sottomessa e fuori contesto. Le vicende sottolineano con vigore la sostanza dei sentimenti che animano questo personaggio un mix di infinita tristezza, imperturbabilità, coraggio e intelligenza, eppure non mi ha convinto, l’ho trovata troppo ripetitiva e monotona.

Mentre le atmosfere meritano una menzione a parte, in primo piano il Giappone con i suoi colori e i suoi aromi arriva al cuore del lettore, tutto perfettamente integrato alle vicende. E poi il ruolo importantissimo occupato dalla musica, un legame indissolubile che lega i protagonisti del passato e del presente, e che fa da sottofondo ad emozioni forti. Un contorno affascinante che non lascia di certo indifferenti.

Il libro merita a mio avviso di essere letto, l’accuratezza nell’esposizione, l’attenzione per i dettagli, la prosa scorrevole ne fanno nel complesso un romanzo di spessore. Si denota un lavoro di preparazione curato nei minimi dettagli, un progetto d’autore e questo traspare da ogni pagina.

L’epilogo inaspettato rappresenta sicuramente l’ultimo tassello di una storia dolceamara, ricca di colpi di scena, che ricorda al lettore l’importanza degli affetti e il valore del perdono, spunti di riflessione importanti di cui personalmente farò tesoro.

Estremamente interessante, vi invito a leggere Cinquanta modi per dire pioggia di Asha Lemmie, edizioni Nord

Scheda dell’editore

Kyoto, 1948. Nori Kamiza ha solo otto anni quando viene lasciata dalla madre davanti al cancello di un’enorme villa di proprietà della nonna. Sola e spaventata, la bambina viene accolta in casa, seppur a malincuore. La famiglia Kamiza è tra le più nobili del Giappone, imparentata addirittura con l’imperatore, mentre Nori, con quei capelli crespi e la pelle scura, è il frutto della scandalosa relazione con un gaijin, uno straniero, per di più di colore.

Perciò la nonna fa il possibile perché Nori rimanga un segreto ben custodito. La relega nell’attico e la costringe a trattamenti per renderla «più giapponese»: le stira i capelli e la sottopone a bagni nella candeggina per rendere la sua pelle più bianca. Nori impara fin da subito le regole fondamentali: non fare domande, non lamentarsi, non opporsi. Ma tutto ciò che conosce viene sconvolto dall’arrivo di Akira, il suo fratellastro.

Nori è certa che Akira la odierà: lui è il legittimo erede della famiglia, lei il marchio d’infamia che lo disonora. Eppure presto si rende conto che Akira non è come gli altri. Akira viene dalla grande e moderna Tokyo e non gli importa nulla né dell’aspetto di Nori né delle regole della nonna. Per lui, Nori è la sua sorellina e l’adora, almeno quanto Nori adora lui. Così, i due diventano inseparabili e Akira mostra a Nori un mondo nuovo.

Un mondo in cui, finalmente, lei non è un’intrusa, non è sbagliata. Un mondo in cui il pregiudizio è sconfitto dalla forma più pura d’affetto: quello che non chiede nulla in cambio. Un mondo in cui anche lei ha il diritto di essere felice. Tuttavia ogni cosa ha un prezzo. E la libertà di Nori potrebbe richiederne uno altissimo…

«Una storia intensa e struggente, d’amore e di perdita, di pregiudizio e di rinascita, che mostra tutta la tenacia e le insidie dei legami familiari. Una protagonista unica, figlia di una nobile giapponese e di un soldato afroamericano, che combatte i pregiudizi e le contraddizioni del Giappone del dopoguerra.
Un esordio che rivela il grande talento di una nuova autrice.»

          Kristin Hannah, autrice bestseller del New York Times

L’autrice

Cinquanta modi per dire Asha Lemmie Editrice Nord letturedikatja.com

Asha Lemmie è nata in Virginia ed è cresciuta nel Maryland. Ha frequentato la scuola a Washington, DC, dove ha avuto la fortuna di essere esposta a un’ampia varietà di influenze culturali. Ha sviluppato un appassionato interesse per la lettura all’età di due anni e scrive storie dall’età di cinque anni. Dopo essersi laureata in letteratura inglese e scrittura creativa al Boston College, si è trasferita a New York, dove ha lavorato nell’editoria di libri. Fifty Words for Rain è il suo primo romanzo.

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