Al di qua del fiume
Alessandra Selmi, Nord

Al di qua del fiume
Alessandra Selmi, Nord

Al di qua del fiume

di Alessandra Selmi, Editrice Nord

Al di qua del fiume Alessandra Selmi Editrice Nord letturedikatja.com

IL RACCONTO APPASSIONATO DELL’INTRECCIO DI DESTINI TRA IMPRENDITORI VISIONARI E CORAGGIOSI E FAMIGLIE OPERAIE: SPERANZE, DRAMMI, VENDETTE E AMORI IN UN GRANDIOSO ED EMOZIONANTE AFFRESCO STORICO

«Un mondo prende vita in queste pagine.
È bellissimo camminare accanto ai protagonisti: gioire con loro,
soffrire con loro, sperare con loro. È questo il segreto di un grande romanzo.»
Stefania Auci

Al tramonto dell’Ottocento, grazie all’ambizioso progetto della famiglia Crespi, sulle sponde del fiume Adda nasce il villaggio operaio di Crespi d’Adda oggi patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Scheda dell’editore

È solo un triangolo di terra delimitato dal fiume Adda, lo si può abbracciare con uno sguardo. Ma, nel 1877, agli occhi di Cristoforo Crespi rappresenta il futuro e l’occasione per la sua famiglia di lasciare un segno indelebile in questo mondo. Lui, figlio di un tengitt, di un tintore, lì farà sorgere un cotonificio all’avanguardia e, soprattutto, un villaggio per gli operai come mai si è visto in Italia, con la sua chiesa, la sua scuola, case accoglienti con giardino.

Si giocherà tutto quello che ha, Cristoforo, per realizzare quel sogno. I soldi, la reputazione e anche il rapporto col fratello Benigno, ammaliato dalle sirene della nobiltà di Milano e dal prestigio di possedere un giornale. Per Cristoforo, invece, ciò che conta è produrre qualcosa di concreto e cambiare in meglio la vita dei suoi operai. E la vita della giovane Emilia cambia il giorno in cui si trasferisce nel nuovo villaggio.

Figlia di uno dei più fedeli operai dei Crespi, e con una madre tormentata da cupe premonizioni del futuro, Emilia è spettatrice della creazione di un mondo autosufficiente al di qua del fiume, e la sua esistenza, nel corso degli anni, si legherà ineluttabilmente a quella degli altri abitanti di Crespi d’Adda.

Come la famiglia Malberti, l’anima nera del villaggio, o gli Agazzi, stirpe di proletari idealisti e ribelli. Con loro, Emilia vive i piccoli e grandi stravolgimenti di quel microcosmo e affronta le tempeste della Storia: i moti per il pane del 1898, la prima guerra mondiale, le sollevazioni operaie…

Tuttavia il destino farà incrociare la sua strada anche con quella di Silvio Crespi, erede dell’azienda e della visione del padre Cristoforo. Nonostante l’abisso sociale che li divide, tra i due s’instaura un rapporto speciale che resisterà nel tempo, e sarà Emilia il sostegno di Silvio nel momento in cui i Crespi – forse diventati troppo ricchi, troppo orgogliosi, troppo arroganti – rischieranno di perdere tutto. Fino all’avvento del Fascismo, quando il villaggio Crespi, come il resto del mondo, non sarà più lo stesso.

IL VILLAGGIO DI CRESPI D’ADDA
Costruito tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’20 del Novecento e voluto da una famiglia d’industriali che ha segnato la storia d’Italia, era all’epoca la perfetta sintesi di funzionalità industriale e fascino architettonico. Chi vi abitava poteva disporre di alloggi con giardini privati, bagni pubblici e lavatoi, orti, ma anche di un ambulatorio medico, una scuola, un teatro, un centro sportivo, un dopolavoro, una chiesa e addirittura un cimitero. Un mondo autosufficiente, dove nascere, vivere e morire senza aver mai bisogno di uscire dai suoi confini. Una realtà che torna oggi a vivere nelle pagine di Al di qua del fiume.
«Terminata la giornata di lavoro, l’operaio deve rientrare con piacere sotto il suo tetto.

Curi dunque l’imprenditore che egli vi si trovi comodo, tranquillo ed in pace:
adoperi ogni mezzo per far germogliare nel cuore di lui l’affezione, l’amore alla casa.»
Silvio Crespi

Al di qua del fiume Alessandra Selmi Editrice Nord letturedikatja.com

L’autrice

Alessandra Selmi è titolare dell’agenzia letteraria Lorem Ipsum, dove si occupa di scouting e editing, e insegna Scrittura editoriale nell’ambito dei master dell’Università Cattolica di Milano.

0 Commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

*