Maria Costanza Boldrini, Nord
Gli anni dell’abbondanza
di Maria Costanza Boldrini, edizioni Editrice Nord
In un piccolo paese dell’Italia del ’900, vive un’umile famiglia come tante.
Eppure le sue donne hanno un dono speciale…«La sua abbondanza nacque di fronte al sepolcro di famiglia, in un giorno di metà novembre, con un sole appassito che accecava le lacrime e i cuori.
Sgorgò a fiotti come una sorgente inaspettata, e non s’arrestò più.»
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I Contini sono una famiglia come tante, lì a Valchiara, un piccolo paese del centro Italia affacciato sul mare. Benvoluti e gran lavoratori, conducono un’esistenza povera ma dignitosa. Poi qualcosa cambia quando la giovane Beata, a dispetto delle proteste della madre, decide di farsi assumere alla Regia Fabbrica dei Sigari.
Perché un misterioso miracolo si produce in lei: è la sua abbondanza, un dono che la rende la beniamina delle colleghe zigarare e il bersaglio dell’occhiuto sospetto dei controllori della fabbrica. E dopo di lei anche sua figlia Clarice e la nipote Antonia saranno benedette e maledette da questo prodigio, ciascuna a modo suo.
Tuttavia l’abbondanza non è per sempre, può sparire da un momento all’altro a causa di un grande dolore. E di dolori ne vivranno tanti, Beata, Clarice e Antonia, vittime della violenza della Storia però capaci di affrontare e superare ogni difficoltà, anche grazie a un’altra benedizione, l’amore puro e incondizionato dei loro adorati mariti.
Un’appassionante saga generazionale che attraversa un secolo di storia italiana, dalla fine dell’Ottocento agli anni del benessere, passando per due guerre mondiali, il ventennio fascista e i mesi dell’occupazione nazista. Una scrittura ammaliante che, come una sorgente magica, riporta alla luce le vicende di donne normali eppure eccezionali, tra sogni premonitori e tradizioni popolari, gioie quotidiane e amori predestinati. Perché l’abbondanza non è ancora finita…
«Quando deposero nonna Clarice nella tomba di famiglia, Maddalena comprese che certe cose andavano messe al loro posto, riordinate, che certe matasse andavano sbrogliate. […]
In quel momento Maddalena capì di essere sul punto di sciogliere un nodo che non aveva creato, ma che spettava a lei di disfare. D’altra parte, la sua abbondanza non si era ancora svelata e in famiglia si iniziava a pensare che si fosse esaurito il flusso infinito del loro fare, che le aveva sempre salvate. Come se lei fosse stata una mula, sterile e senza virtù.
La sua abbondanza, invece, nacque di fronte al sepolcro di famiglia, in un giorno di metà novembre, con un sole appassito che accecava le lacrime e i cuori. Sgorgò a fiotti come una sorgente inaspettata, e non s’arrestò più.»
L’autrice
Maria Costanza Boldrini è laureata in Lingue e specializzata in Giornalismo. Vive in Francia, dove lavora come traduttrice freelance e redattrice per Una parola al giorno, sito di approfondimento linguistico ed etimologico. Gli anni dell’abbondanza è il suo romanzo d’esordio.