Il cercatore di luce
Carmine Abate, Libri Mondadori

Il cercatore di luce
Carmine Abate, Libri Mondadori

Il cercatore di luce

di Carmine Abate, edito da Libri Mondadori

Il cercatore di luce Carmine Abate Libri Mondadori letturedikatja.com

Recensione

Ritroviamo l’autore Carmine Abate in libreria con il bellissimo romanzo intitolato Il cercatore di luce, edito da Libri Mondadori. Un’esperienza imperdibile sotto molti punti di vista, leggendo questo libro si ha la netta sensazione di essere presi per mano e accompagnati alla scoperta di uno dei maggiori artisti del nostro tempo, sto parlando naturalmente del Maestro Giovanni Segantini.

Una puntualizzazione, ammetto la mia totale ignoranza in materia di arte, quindi colgo sempre l’occasione di approfondire l’argomento leggendo libri d’arte, saggi, racconti, nella speranza di colmare le mie innumerevoli, e ahimè, irrecuperabili lacune. Con questo romanzo ho avuto il piacere e l’onore di entrare nella vita privata e artistica di Segantini, e grazie alla prosa pacata e sicura di Carmine Abate la lettura è risultata molto piacevole. A parlare di Segantini sarà la voce carezzevole di nonna Moma, di origine calabresi, insieme al nipote Carlo. E’ un resoconto dettagliato, pieno d’amore e rispetto per una figura tanto amata dal marito di nonna Moma, l’ingegner Carlo, che aveva conosciuto l’artista da bambino. La curiosità del nipote Carlo per un dipinto custodito in una baita di montagna e che sarà la molla, la scusa per riportare a galla i ricordi di una vita.

Un romanzo epico e visionario, le vite dei protagonisti si rincorrono, si alternano più volte, gli scenari si intrecciano regalandoci squarci del Trentino, della Calabria, della Svizzera, di Besenello, della Scanuppia, di San Giovanni in Fiore, di Milano. I paesaggi come i quadri sono sapientemente descritti e ben inseriti nel testo narrativo, con circospezione, delicatamente, si ha quasi l’impressione di poter toccare con mano le vette innevate del trentino o le guance paffute dei pargoletti in braccio alle madri.

Da sottolineare, la figura della madre, altro tema tanto caro a Segantini, in alcuni suoi dipinti si nota la ricerca ossessiva della figura materna, si vedono spesso donne che cullano amorevolmente i figli, noi sappiamo che la madre di Segantini è venuta a mancare quando Giovanni era solo un bambino, causa di tanta sofferenza, un vuoto incolmabile che l’artista ha tentato di colmare ritraendo spesso donne con i propri figli. Anch’io che non sono un’esperta in materia di arte colgo il riferimento alla propria madre, è palese, doloroso, da spezzare il cuore.

Difatti la vita di Giovanni Segantini è stata molto dura, l’infanzia segnata dal dolore e dall’abbandono del padre, senza una figura di riferimento, Giovanni bambino cresce nella più totale solitudine. Solo molti anni dopo troverà una certa stabilità affettiva con suo fratello, mentre il matrimonio con Bice segnerà la svolta definitiva sia in campo artistica che in quello personale: la donna lo amerà per tutta la vita, lo sosterrà in ogni sua scelta e gli darà quattro figli. Una figura importantissima, vitale per il grande Maestro, guida e amante, pilastro portante della famiglia Segantini.

Nel frattempo con il procedere del racconto impareremo a conoscere il piccolo Carlo e le vicissitudini della sua famiglia, un racconto in crescendo, in continua evoluzione, infatti il matrimonio dei genitori si sta lentamente sgretolando sotto gli occhi increduli di Carlo. Il confronto allora diventa inevitabile tra il grande amore che ha legato il grande artista alla sua Bice e il matrimonio dei genitori di Carlo in piena caduta libera. E per sfuggire alla realtà, il giovane Carlo si immerge completamente nella vita del Maestro Segantini, completamente ammaliato da questa figura, legge avidamente tutta la collezione privata del nonno sul grande Segantini, libri, saggi, manifesti sul Maestro, a caccia delle sue opere maggiori, opere che riempiranno negli anni la sua vita di luce.

Le descrizioni di Carmine Abate rendono bene l’idea della grandiosità non solo dei paesaggi del tempo, ma anche delle opere di un Maestro della pittura come Segantini. Ne emerge una figura possente, caparbia, dolorosamente innamorato della sua arte, ancora di salvezza di una vita allo sbaraglio. Ma ne scorgiamo anche l’umanità, le fragilità, la forza. Un personaggio dalle tinte forti, pieno di sfumature con una profonda visione d’insieme, capace di andare oltre e creare nuove tecniche pittoriche per catturare la luce, in tutti i colori della Natura per poi fissarli su tela. Instancabile lavoratore, ambizioso come nessuno, stacanovista e con in tasca un grande sogno, la realizzazione di un grande progetto per l’esposizione universale.

Romanzo che parla di ogni forma d’amore per il creato, la Natura in primo piano, il rispetto per ogni essere vivente, sottolineando più volte l’importanza di preservare il bello che il creato ci ha donato.

Nonostante il romanzo sia incentrato sulla figura di Segantini, emergono prepotentemente le figure femminili a partire dalla madre dello stesso Segantini. Una mancanza questa che segnerà per sempre tutta la sua arte e la sua visione del mondo.
Donne forti, con esperienze diverse eppure tanto simili. Nonna Moma si rivelerà la vera colonna portante del romanzo, abile narratrice, luminosa, che incanta con il suo lento incedere tra le pieghe del passato.

Libro pregevole nonostante presenti qualche passaggio più impegnativo, nell’insieme sicuramente una storia da non perdere. Una biografia romanzata curata nei dettagli, affascinante e ricca di spunti per chi desiderasse conoscere e approfondire l’argomento.

Ho apprezzato e fatto mio un libro adatto a tutti. Ho cercato la luce e l’ho trovata prima nelle opere di Giovanni Segantini e poi nelle parole di Carmine Abate.

Scheda dell’editore

Carlo ha dodici anni quando sale in Scanuppia, una montagna del Trentino, per trascorrere le vacanze estive nella baita di famiglia. I genitori non fanno che litigare, la tensione è palpabile, eppure un inatteso sollievo lo coglie quando si immerge nel dipinto appeso nella sua stanza: una giovane donna con un bambino tra le braccia. Chi sono quelle due persone? Al ragazzo
pare di riconoscerle e chiede notizie alla Moma, la nonna originaria della Calabria, scoprendo che il nonno aveva conosciuto il pittore, Giovanni Segantini.

Carlo si trova così a ricostruire la trama intima e collettiva di un intero secolo, a partire dalla travolgente vicenda umana di Segantini, legata a quella della propria famiglia. Mentre è alle prese con i primi turbamenti sentimentali, il ragazzo si appassiona all’amore tra l’artista e Bice Bugatti, donna carismatica e compagna fedele, sempre al suo fianco dall’incontro a
Milano agli anni in Brianza e in Svizzera.

Il cercatore di luce Carmine Abate Libri Mondadori letturedikatja.com

In un romanzo epico e visionario, Carmine Abate torna a raccontare un’appassionante storia famigliare, e vi intreccia con maestria la straordinaria avventura esistenziale e artistica di uno dei nostri più grandi pittori, muovendosi – con l’autorevolezza di chi li conosce nelle più segrete profondità – in luoghi lontani ma dalla identica, struggente meraviglia: dal Trentino di Arco e della Scanuppia, paradiso naturale degli urogalli, alle altezze sublimi di Maloja, all’altopiano della Sila, monumento alla bellezza
nel cuore del Mediterraneo.

Il cercatore di luce Carmine Abate Libri Mondadori letturedikatja.com

Avvalendosi di un meccanismo narrativo ad alta precisione alimentato da una lingua insieme morbida e acuminata, Abate scolpisce un potente romanzo corale che affronta temi universali: la vita, la natura, la morte, gli stessi del famoso Trittico della Natura di Giovanni Segantini. È lui l’inesausto cercatore di luce che, pur presagendo la fine ormai prossima, sale in montagna a dipingere l’ultima, grandiose opera. L’unico modo per sconfiggere la morte. La sua e la nostra.

L’autore

Il cercatore di luce Carmine Abate Libri Mondadori letturedikatja.com

Carmine Abate è nato a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria. Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive in Trentino. Come narratore, ha esordito in Germania con Den Koffer und weg! (1984) e in Italia con Il ballo tondo (1991), cui sono seguiti raccolte di racconti e romanzi di successo. I suoi libri, vincitori di prestigiosi premi, sono tradotti in numerosi Paesi. Con La collina del vento (2012) ha vinto il 50° Premio Campiello.

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