Il digiunatore
di Enzo F. Carabba, Ponte alle Grazie

Il digiunatore
di Enzo F. Carabba, Ponte alle Grazie

Il digiunatore

di Enzo Fileno Carabba, edito da Ponte alle Grazie

Il digiunatore Enzo Fileno Carabba Ponte alle Grazie letturedikatja.com

Recensione

Se avete intenzione di leggere un romanzo alternativo, una biografia romanzata, esagerata, irriverente e velata da una sottile e divertente ironia, allora siete pronti per “Il digiunatore” di Enzo Fileno Carabba, edito da Ponte alle Grazie

Basandosi su testimonianze dirette, bibliografie e diari, l’autore Enzo Fileno Carabba ripercorre, insieme al lettore, le tappe fondamentali della vita sbalorditiva e al limite dell’assurdo di Giovanni Succi, protagonista assoluto di Il digiunatore. Personaggio esistito realmente, originario di Cesenatico,  nato nel 1850; un’esistenza vissuta a cavallo dell’Ottocento e Novecento, tra alti e bassi, in Patria e soprattutto all’estero, esibendosi in ogni dove frequentando i personaggi più in voga della sua epoca.

Ma qual era il talento di Giovanni Succi? Perché questo personaggio, caduto un po’ nell’oblio e portata alla nostra attenzione grazie alla penna di Carabba, suscita ancora oggi scalpore? Qual era il messaggio che voleva trasmettere ai posteri?

Domande che mi sono posta fin dalle prime battute. Un personaggio così eclettico e idealista, che fin da bambino ha cercato ossessivamente come distinguersi dagli altri esplorando ogni possibilità con l’ingenuità e la spavalderia di chi crede in un sogno ad occhi aperti. Il suo unico obiettivo toccare l’impossibile, la straordinarietà, l’infinto celato in ognuno di noi mettendo alla prova sé stesso e le sue potenzialità.

Dopo molteplici tentativi e rovinose cadute il suo limite convergerà nella pratica del digiuno. Le sue esibizioni di digiunatore erano molto in voga nella sua epoca. Uno spettacolo che metteva a dura prova la sua resistenza fisica e psichica, prove che Giovanni Succi superava sempre con grande maestria e facilità, grazie anche ad un potente elisir, prezioso compagno delle sue performance donatogli da uno stregone durante un disastroso viaggio in Africa.
Uno stravagante digiunatore Giovanni Succi, dopo ogni esibizione si concedeva delle grosse abbuffate, mangiatore e digiunatore, due caratteristiche che lo contraddistingueranno per tutta la vita, esagerato ma sempre fedele a sé stesso.

La sua vita è stata costellata fin dall’inizio, da alti e bassi, da forti ambizioni e rovinose cadute, esibizioni spettacolari e ricoveri in manicomi, episodi ognuno a suo modo singolari, epici, trasformando pian piano il suo personaggio in un mito, una leggenda vivente.

Succi si distingue fin dalla giovane età per la sua stravaganza, memorabili i suoi primi approcci alla straordinarietà, esibizioni portate allo stremo e portate sempre a compimento, quindi un uomo senza limiti e in certo senso senza freni inibitori, ma con una forza di volontà notevole, straordinaria. Ogni suo spettacolo attirava folle di curiosi, gente comune pronta a farsi incantare dall’uomo in grado di digiunare al cospetto di un vasto pubblico per giorni, settimane.

Carabba racconta: “Il digiuno lo sottraeva al fallimento, perché non era un’attività, ma una dimensione.”

Il romanzo ripercorre la vita di questo poliedrico ed eccezionale uomo, tra fatti realmente accaduti e qualche ricostruzione fantasiosa, l’autore ricostruisce le tappe fondamentali della vita di Succi, esponendo le vicende con semplicità e coerenza, niente fronzoli su Succi, protagonista del nostro tempo e su cui ancora oggi molti si interrogano.

Succi aveva una fiducia incrollabile in sé stesso, il suo era un incedere sicuro, nessun turbamento, nessun dubbio sulla sua missione. Dopo ogni digiuno la sua forza aumentava, almeno a suo dire. Molte testimonianze sottolineavano la veridicità di queste sue affermazioni, e a nulla sono valsi i numerosi ricoveri in manicomio dove è riuscito comunque a ritagliarsi un suo pubblico, un suo spazio per librarsi in aria libero da ogni costrizione.

La prosa ricalca l’eccezionalità del protagonista, incalzante e ironica, divertente e simbolica. Una volta trovata la vena, la lettura si presenta giocosa, tra alti e bassi. Un libro non per tutti, lo ami o lo odi, è necessario uniformarsi al contesto e accettare l’impossibile come possibile, ma cosa più importante bisogna lasciarsi andare e sognare la straordinarietà, e poi fare tesoro di questi insegnamenti, dobbiamo imparare a saper rinunciare, Succi ha rinunciato al cibo per giorni e giorni, mettendo alla prova non solo la sua volontà ma anche tutti quei bisogni che definiamo primari.

Noi a cosa saremmo disposti a rinunciare? Viviamo in un’epoca dove il superfluo è di casa, e questo libro ci ricorda che in fondo non abbiamo bisogno di tante cose che reputiamo essenziali, addirittura vitali per la nostra esistenza. Questo è il più grande insegnamento che porterò con me grazie a Succi, una persona considerata illuminata da alcuni e pazza da altri, ma che offre diversi spunti di riflessione per tutto il genere umano.

Scheda dell’editore

ENZO FILENO CARABBA
IL DIGIUNATORE

Il digiunatore Enzo Fileno Carabba Ponte alle Grazie letturedikatja.com Nato a metà Ottocento a Cesenatico Ponente, terra di mangiatori, Giovanni Succi si impone sulla scena del mondo come il più grande digiunatore di tutti i tempi. C’è qualcosa in lui di invulnerabile, che non si arrende neanche all’evidenza. Qualcosa che ha imparato ancora bambino dalle carovane dei circhi, quando scendevano dal Paradiso Terrestre verso la pianura romagnola. Alla saggezza errante dei saltimbanchi, Giovanni deve la sua gioia e la sua salvezza, l’urgenza di diventare quello che è: uno spirito sensibile, un leone indomabile, un profeta immortale.

Guidato dall’utopia del socialismo e dal battito del suo cuore, veleggia libero come un elisir attraverso deserti e savane, cespugli e radure, nuvole e gabbie, e mette il suo digiuno al servizio dell’umanità. Coltivando in sé la sorgente di una speranza illimitata – riflessa in donne dai nomi armoniosi quali Ginevra, Gigliola, Guerranda –, segue il suo respiro per il mondo, dal Canale di Suez al manicomio della Lungara, dalle strade del Cairo e di Milano alle corsie della Salpêtrière.

Incontra donne-belve e grandi esploratori, Sigmund Freud e Buffalo Bill, mentre l’Occidente sfocia nella modernità e perde per sempre l’innocenza. In questa biografia sentimentale, Carabba parte da una storia vera per trasfigurarla in un grande romanzo, che ci svela il valore del dubbio, le acrobazie dell’entusiasmo, la fierezza della semplicità. Perché è proprio lì, sul confine tra il pieno e il vuoto, dove la nebbia personale si dissolve nell’incontro con gli altri, che si nasconde la promessa dell’eternità.

L’autore

Il digiunatore Enzo Fileno Carabba Ponte alle Grazie letturedikatja.com

Enzo Fileno Carabba ha scritto romanzi pubblicati in Italia e all’estero, racconti, sceneggiature radiofoniche, libri per bambini, libretti d’opera

Nel 1990 ha vinto il Premio Calvino col romanzo Jakob Pesciolini (Einaudi 1992), primo volume di una ideale trilogia fantastica che comprende: La regola del silenzio (Einaudi 1994) e La Foresta finale (Einaudi 1997).

Viaggiando nell’immaginazione è approdato alla realtà: il lato oscuro e quello luminoso si fronteggiano nel romanzo Pessimi Segnali (Gallimard 2003, Marsilio 2004) e nella narrazione autobiografica La zia subacquea e altri abissi famigliari (Mondadori 2015). Il suo ultimo libro è Vite sognate del Vasari (Bompiani, 2021). Vive a Impruneta. www.enzofilenocarabba.it

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