Dario Buzzolan, Libri Mondadori
Perchè non sanno
di Dario Buzzolan, Libri Mondadori
Recensione
Perché non sanno entra di diritto nella lista dei libri più belli del mio 2022. Libri Mondadori ritorna in libreria con un titolo firmato da Dario Buzzolan. Una storia emozionante e dai risvolti totalmente inaspettati capace di toccare le corde più profonde dell’animo.
Come sempre la casa editrice Libri Mondadori regala ai suoi lettori libri di una bellezza inaspettata, all’apparenza innocui ma in grado di travolgere il lettore con personaggi del calibro di Cecilia, cuore pulsante e protagonista assoluta di Perché non sanno.
Cosa non sanno i lettori? Cosa si cela dietro questo quesito?
Quello che inizialmente il lettore non conosce è la storia di Cecilia, una giovane ragazza che nel corso degli anni perde uno ad uno gli affetti più cari. La sua è una vera e propria tragedia, orfana prima di padre, poi di madre e infine del fratello, ritrovandosi in un lasso di tempo brevissimo e per giunta nel pieno dell’adolescenza a vivere una vita non sua, in balìa degli eventi.
Gregorio, l’altro protagonista, il fratello di Cecilia rappresenta l’anima, il confidente, l’amico, l’amore familiare più presente per Cecilia. Nonostante la differenza d’età i due nutrono uno verso l’altro un profondo affetto, un amore fraterno che viene messo, nel corso degli anni, alla dura prova dalla distanza e dal lavoro di Gregorio, trader in una grande banca londinese.
Il racconto si snoda lungo un periodo che va dal 2005 ad un ipotetico 2023. Questa scelta temporale mi ha inizialmente un po’ spiazzato, sorpresa dal punto di vista narrativo, eppure inoltrandomi nella lettura ne ho percepito i contorni, le motivazioni di fondo.
Raccontare questo libro non è scontato né tantomeno facile, molte le tematiche affrontate come il periodo storico denso di avvenimenti più o meno importanti. Un romanzo che si può tranquillamente definire attuale, al passo con tutti i grandi stravolgimenti economici e politici del nostro tempo, specie quelli a livello finanziario, ricordiamo il fallimento di alcune delle più grandi banche negli USA e in Inghilterra.
Cecilia ripercorre con la memoria il periodo della sua infanzia, nata e cresciuta in una famiglia normale, felice, fino a quando un giorno il padre muore all’improvviso per un malore e poco dopo perde anche la madre per una grave malattia. A quel punto il suo unico punto di riferimento sarà l’amato fratello Gregorio, unico superstite della famiglia. Ma a dividerli non sarà solo l’età ma soprattutto la distanza, infatti Gregorio dopo gli studi partirà per Londra dove lo aspetta un lavoro di prestigio in una grossa banca londinese. Affranta e delusa Cecilia trascorre quegli anni di lontananza con un profondo e malcelato disagio, rincorrendo un fratello che nel frattempo si dedica anima e corpo alla sua carriera e alla sua neonata famiglia.
Cecilia ricorda quegli anni con profonda tristezza. Per tutta la vita ha nutrito un profondo senso di disagio, incompresa dalla zia, ha sofferto anni di solitudine invocando a gran voce l’affetto di un fratello troppo lontano per far parte della sua vita.
Di contro ritroviamo Gregorio, la sua vita sembra all’apparenza felice e piena di soddisfazioni, ma nessuno conosce il prezzo di quel successo, uno su tutto: rinunciare all’affetto di sua sorella. La vita è stata molto generosa con lui solo fino ad un certo punto. Nel 2008, le grandi banche della City londinese sono al collasso e molte teste cadono e si perdono tra le migliaia di disoccupati di quegli anni, tra cui figura ben presto anche Gregorio.
Buzzolan descrive magistralmente questo periodo storico, tutti ricordiamo l’ansia di quei giorni. Un disastro finanziario a livello globale, il fallimento di un’economia basata su un’idea malsana di fare finanza. Interessante come l’autore sia riuscito a trasmettere l’angoscia di quei giorni senza perdere il filo del racconto. I continui flash back tra passato e presente e la storia personale dei protagonisti si fondono in un tutt’uno regalandoci un quadro perfetto della situazione. Ammetto di aver imparato molto, di aver compreso finalmente cause ed effetti di un evento di cui non conoscevo i retroscena. A parlare in questo caso è Gregorio, la sua è una testimonianza emozionante, perché è una visione d’insieme vissuta in prima persona. Le ripercussioni sono state e sono tuttora incalcolabili. Ricordiamo il tracollo della Grecia, infatti nel romanzo infatti l’autore dedica pagine emozionanti alla situazione greca di quei fatidici giorni.
Un romanzo complesso, zeppo di riferimenti a problematiche del nostro tempo, accenni, date, racconti, tutto per far riflettere senza intaccare lo svolgere del racconto che tra un salto e l’altro si infittisce e nel contempo si snatura dei segreti di una vita.
Tutto inizia da una foto di un ragazzo inviata via mail, sgranata e senza nome, sarà quella la molla che darà il via alle ricerche di Cecilia per dare un nome al ragazzo, presumibilmente il nipote Thomas di cui Cecilia ha perso ogni traccia e che non ha mai conosciuto. Un viaggio all’indietro per scoprire la verità e far pace con una parte del suo passato, l’unico pezzo della sua famiglia che l’è rimasto. Un buco nero enorme con cui è giunta l’ora di fare i conti.
Cecilia è incinta di cinque mesi, e si ostina contro il parere di tutti, fidanzato compreso, in una ricerca senza fondamento con pochissimi indizi, eppure lei sente che dietro quel volto sorridente si nasconde un pezzo della sua famiglia, della sua storia.
Un viaggio doloroso con tanti riferimenti ad un presente difficile ancora oggi per tantissime persone. Un libro che racconta dei malanni del nostro tempo, che si inoltra tra le pieghe della disoccupazione, con riferimenti alla violenza domestica, che racconta della difficoltà dei migranti, della terribile pandemia e della conseguente crisi economica, temi tutti scottanti ma trattati con rispetto e nei limiti di una storia di famiglia.
L’epilogo è sicuramente interessante, anche se ad un certo punto l’ho intuito come una possibilità. Questo comunque non ha intaccato minimamente il piacere della lettura. Concordo con la scelta dell’autore, un epilogo ai limiti, ma molto emozionante.
Letta così sembra un libro impegnativo, a tratti caotico, ma vi assicuro che i continui salti temporali rappresentano il cuore pulsante della storia. I ricordi tendono ad emergere un po’ alla rinfusa, a scatenarli spesso fattori esterni fuori dal nostro controllo. Ricordi che rappresentano per Cecilia un approdo sicuro, un porto in cui ripararsi per ritrovare il calore degli affetti di una famiglia che per troppo tempo l’è stata negata, taciuta.
Romanzo tutto in crescendo, una lettura bellissima che racchiude un messaggio importante, il coraggio di ricominciare, rialzarsi affrontando la vita giorno dopo giorno inseguendo i propri sogni con determinazione. Una storia di riscatto ma anche di vita, di perdono. Perchè dove batte il cuore di una famiglia, tutto è possibile.
Scheda dell’editore
Dario Buzzolan sa raccontare la contemporaneità a partire dal nodo mai scontato della crisi dell’istituto famigliare. E qui ci sono in scena due fratelli che si perdono, fra collassi finanziari e misteriose fughe verso la costruzione di nuove identità.
Cecilia ha trent’anni ma ha già vissuto molto, probabilmente troppo. Ha perso tutto e tutti che era ancora ragazzina, e nel corso degli anni, lentamente, con caparbietà, è riuscita a rimettersi al mondo. Ora fa il vino, in società con la sua migliore amica, e si accinge a costruire una famiglia tutta sua. Per lei dovrebbe essere giunto, finalmente, il momento di buttarsi
alle spalle fatica, sofferenza, incertezza e cominciare a vivere davvero. Allora perché, quando riceve via mail da un indirizzo sconosciuto la foto di un adolescente altrettanto sconosciuto, si convince che non si tratti di banale spam bensì di Thomas, figlio del suo amato fratello Gregorio, trader emigrato a Londra e scomparso in un incidente aereo all’indomani del
grande crollo finanziario del 2008? Perché è disposta a tutto – salire su navi e aerei, perdersi in luoghi remoti,
seguire ossessivamente anche le tracce più labili – per capire se il ragazzo della foto sia davvero il nipote che ha visto solo in un paio di foto da neonato e poi mai più, unico superstite della sua martoriata famiglia? Perché mettere a rischio tutta la sua vita presente per braccare un fantasma del passato?
Al culmine di una disperata ricerca dentro e fuori di sé, che incrocia drammi e vittime di quel ricorso spietato della Storia che chiamiamo crisi economica e che in realtà – come lei stessa ben sa per averlo vissuto sulla propria pelle – è un’interminabile sequela di storie individuali, di persone in carne e ossa segnate per sempre, Cecilia troverà in un luogo sconosciuto, quella Grecia che è origine del mondo e insieme Paese più martoriato dalla Grande Crisi, una verità sconvolgente e crudele – e al tempo stesso la propria redenzione.
L’autore
Dario Buzzolan, nato a Torino nel 1966, è scrittore, drammaturgo e autore televisivo. Ha pubblicato nove romanzi, tra cui Dall’altra parte degli occhi (premio Calvino 1999), Non dimenticarti di respirare (2000), I nostri occhi sporchi di terra (finalista al premio Strega 2009), Se trovo il coraggio (2013), Malapianta (2016) La vita degna (2018) e In verità (2020)