di John Grisham, Libri Mondadori
L’avvocato degli innocenti
di John Grisham, edito da Libri Mondadori
Recensione
Con L’avvocato degli innocenti ho ritrovato il John Grisham di Il momento di uccidere, Il rapporto Pellican, Il cliente, romanzi ormai divenuti classici dei cosiddetti legal thriller.
John Grisham dal lontano 1988 non ha mai smesso di scrivere e pubblicare libri, destreggiandosi negli anni tra generi diversi. Il suo approccio alla scrittura è sempre un confronto diretto con casi scottanti, fatti realmente accaduti e da cui l’autore trae ispirzione per imbastire storie realistiche, ma soprattutto credibili.
La sua preparazione legale come avvocato traspare in ogni suo libro, saturi di tecnicismi e procedure, che risultano indispensabili per comprendere al meglio e se possibile più a fondo vicende legate alla malavita o al mondo finanziario.
In L’avvocato degli innocenti emerge il lato umano, oserei direi più compassionevole di Grisham.
Il thriller è costruito intorno alle tante associazioni nate nel corso degli ultimi venti o trenta anni in difesa dei detenuti condannati a morte o trattenuti illegalmente causa errori giudiziari.
L’ultima spiaggia per condannati a morte ed ergastolani, l’ultima possibilità per chi come il nostro protagonista è stato dimenticato da amici, parenti e dall’intero sistema.
Quincy Miller è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza da ben ventidue anni e solo l’avvocato Cullen Post è disposto a credere alla sua innocenza. Cullen è a capo dei “padri guardiani”, una fondazione no profit che si occupa di dimostrare l’innocenza dei suoi assistiti salvandoli dalla pena di morte.
Quincy è stato processato sulla base di prove e testimonianze poco attendibili, non ha avuto scampo, senza una difesa adeguata e un processo giusto è stato condannato all’ergastolo.
Nonostante si fosse sempre professato innocente nessuno si è mai preso la briga di dar ascolto alla sua versione dei fatti e solo i Guardian Ministries hanno risposto al suo grido d’aiuto.
L’avvocato Post si mette subito al lavoro e con l’ausilio di un ex ergastolano e suo amico ripercorre, attraverso indagini mirate, tutti i fatti, perché solo i fatti, quelli dimostrabili, saranno in grado in un’aula giudiziaria di provare l’innocenza del suo assistito. Documenti e testimonianze, questo è lo scopo di ogni buon avvocato e Post dà anima e corpo alla sua missione di salvatore di anime.
Cullen Post macina chilometri su chilometri per raggiungere i vari penitenziari e nel mentre tra una sosta e un’altra ci accompagna nel suo mondo, un eroe moderno, un pastore di anime perdute, che sotto le spoglie di un pastore episcopale e di un avvocato conduce una vita povera ma ricca di ideali di giustizia.
Un personaggio che di certo ha colpito il mio immaginario, e ha alimentato il desiderio di addentrarmi ancor di più in questa storia dalla forte valenza umana. Questo è sicuramente il tratto distintivo che emerge di più leggendo L’avvocato degli innocenti.
Post è innanzitutto un uomo con i suoi pregi ma soprattutto con i suoi difetti con cui ha dovuto far i conti tanti anni prima quando era un giovane avvocato di grido. Insieme alla storia di Post, Grisham ci narra le vicende personali di alcuni personaggi minori, vite raccolte e salvate dallo stesso Post, che non fanno altro che donare spessore ad un romanzo già di per sé impegnativo dal punto di vista morale.
Un libro che scava nella realtà, e la storia di Quincy Miller ne è un chiaro esempio, incastrato e accusato ingiustamente di un omicidio è stato condannato all’ergastolo e ora tocca a Post dimostrare la sua innocenza. L’opera di ricostruzione dei fatti si rileva fin dall’inizio difficile e piena di insidie.
Cosa si nasconde dietro l’omicidio? Perché è stato necessario incastrare un ragazzo di colore per quel delitto? Le prove e le testimonianze riportano a loschi traffici e ad una rete di interessi e corruzioni ancora in atto. Un mondo sommerso che riemerge grazie all’intuito di un avvocato che ha ben poco da perdere e all’intraprendenza di un team che crede ancora in qualche forma di giustizia.
Un libro molto scorrevole nonostante sia in gran parte incentrato su procedure legali, l’aspetto umano non ne ha minimamente risentito. I personaggi sono tutti ben delineati, ma soprattutto ben amalgamati tra loro e conquistano per la loro veridicità. Il ritmo narrativo e la scrittura piena e ben articolata di Grisham fanno di questo legal thriller un piccolo capolavoro.
Grisham ha ritrovato le sue radici, ha ripreso da dove tutto ebbe inizio, una storia reale e resa fruibile per noi poveri mortali ignari del mondo che si cela dietro indizi, procedure e indagini forensi, quindi diamo un caldo benvenuto a John Grisham, un autore che sa come farsi amare dal suo vasto pubblico di ammiratori, tra cui la sottoscritta.
Scheda dell’editore
Sono passati più di ventidue anni da quando Quincy Miller, un giovane di colore, è stato arrestato dalla polizia della cittadina di Seabrook, in Florida, con l’accusa di aver ucciso l’avvocato Keith Russo, di cui era stato cliente.
Quincy viene frettolosamente processato sulla base di testimonianze e prove poco attendibili e di un movente poco credibile. Ciononostante viene condannato all’ergastolo.
Per tutto il tempo l’uomo si professa innocente senza venire mai ascoltato da nessuno, fino al giorno in cui, disperato, scrive una lettera alla Guardian Ministries, i “padri guardiani”, una fondazione no profit che si occupa di dimostrare l’innocenza dei suoi assistiti salvandoli dalla pena di morte.
Cullen Post è a capo di questa piccola e agguerrita organizzazione, ha all’attivo otto casi risolti e una storia personale sui generis: quando era un giovane avvocato alle prime armi e pieno di ideali, era rimasto fortemente deluso dal sistema giudiziario e dopo una profonda crisi aveva deciso di diventare pastore episcopale, per dedicarsi poi anima e corpo a combattere le condanne ingiuste e assistere gratuitamente solo clienti dimenticati dal sistema.
Accettando di dimostrare l’innocenza di Quincy Miller, strappandolo all’ergastolo, Cullen deve partire alla ricerca dei vecchi testimoni e smontare le false prove che erano state prodotte, mettendo a rischio la sua vita. Perché il suo cliente è stato incastrato da criminali senza scrupoli che non vogliono certo che lui esca vivo dalla prigione. Hanno già ucciso un avvocato ventidue anni prima e possono benissimo eliminarne un altro senza pensarci due volte.
Corruzione, abuso di potere ed errore giudiziario sono gli elementi portanti di questo nuovo legal thriller scritto da John Grisham con impeccabile maestria e con un ritmo incalzante.
L’autore
John Grisham (Jonesboro, Arkansas, 1955), laureatosi in legge, per molti anni è stato avvocato penalista. Ha ricoperto importanti incarichi politici come membro della Mississippi House of Representatives. Maestro del legal thriller, è autore di numerosi romanzi, tutti grandi bestsellers internazionali, pubblicati in Italia da Mondadori. Molti di essi (Il socio, Il rapporto Pelican, Il cliente, L’uomo della pioggia, La giuria) sono diventati anche dei grandi film.