Vite di madri
di Emma Fenu, Milena Edizioni

Vite di madri
di Emma Fenu, Milena Edizioni

Vite di madri

di Emma Fenu, Milena Edizioni

Vite di madri Emma Fen Echos Edizioni letturedikatja.com

Emma Fenu, autrice di Vite di madri, è una mia amica “virtuale”. I social hanno avvicinato le nostre menti, messo in connessione le nostre anime, e da qui il passo è stato breve, ne è nata un’amicizia, un’ammirazione silenziosa e profonda.
I suoi post e i suoi video raccontano molto di lei e della sua vicenda. E questo libro raccoglie la sua esperienza, ma solo in parte, perché Emma si fa soprattutto portavoce di altre donne, tante donne che hanno deciso di condividere la loro storia per non dimenticare chi sono e chi sono state.

L’incontro con la maternità, che sia voluta, capitata o cercata, non è mai un percorso facile. E le donne di questo libro si raccontano, denudando il proprio io, in un confronto sincero, tenero, il dolore non è mascherato e neanche esacerbato, ma è presente in tutta la sua dignità di vissuto, di passato e spesso di presente.

Tredici storie racchiuse in due sezioni principali, Figlie e Madri.

Tutto inizia con Emma e la sua storia, l’endometriosi ha segnato il suo percorso di donna. La sua è una storia sincera, non vittimistica, le sue parole scorrono veloci, fluide nonostante il peso.

Sempre con il sorriso sulle labbra, un fiore tra i capelli e un amore sconfinato per la vita, questa è Emma. Lei non è l’endometriosi, lei non si identifica con il suo male, ne trae forza per guardare al futuro, rincorrendo il suo sogno di madre con coraggio, e con intelligenza, perché si può essere madri in mille modi diversi.

La sua introduzione è molto toccante, il suo è “un tentativo caparbio di dare voce a una minoranza, quella delle madri per vari motivi infertili e negate.” Sono tutte eroine sopravvissute, incuranti del dolore, ma ferme nel loro intento, vivere la loro condizione con dignità.

Prima donne, poi figlie, per divenire, dopo una lunga metamorfosi, madri. Un ciclo che si ripete all’infinito per rinascere più consapevoli, e libere di accogliere a viso aperto il proprio destino.

Ogni racconto è accompagnato da un titolo di un’opera celebre e alcune rispettive citazioni.
Ogni citazioni rimarca con fare deciso le emozioni, sottolineando frasi che spezzano il cuore.

Ogni pagina mi ha lasciato un segno, invisibile all’occhio, ma inciso nell’anima. Ogni racconto è unico e irripetibile, come unico e irripetibile è l’amore di una madre per una figlia.

“Una giovane donna accettò di essere ventre, affinché un figlio vi fosse”.

“Non importa se non le ho neppure conosciute, due di queste donne. Noi non abbiamo bisogno di sangue, di follicoli, di contatti di pelle e di logiche spiegazioni per creare legami. Ci uniscono fili invisibili, per sempre.”

“Ti ho voluto, e questa verità acuisce la mia colpa.
Se potessi, tornerei indietro di un anno, no, di trentuno. Rientrerei nel ventre di mia madre, dove tutto è pace, dove lei era in eterno mia, dove non ero sola, esposta al vento e a tentoni nel buio incipiente, come lo sono ora.”

“Mi rendo conto, solo ora, che ogni nascita è un miracolo, comunque essa si realizzi: custodire dentro di me il sangue di chi mi ha reso la vita è come, per una futura mamma, portare nel grembo il proprio bimbo: uno scambio d’amore.”

“Finché un giorno sei arrivato tu, come dono di Natale, sopravvivendo alle botte. Forse perché sei una roccia di granito, come lui, e non un’escrescenza di calcare, come? No, tu sei meglio di noi. Tu sei un diamante.”

e ancora…

“Ci sono parole che non vanno dette, perché hanno piedi e mani: camminano, scalciano e graffiano ancor prima di urlare. Le senti sulla pelle, sono vive. Ma se le scrivo, le fermo, le imprigiono, le soffoco.”

Emma ha imprigionato ogni sillaba, ogni parola con attenzione, con dovizia, per non dimenticare. Si è presa cura di ogni storia come fosse la sua, fermandola per sempre su queste pagine.

Un piccolo libricino saturo d’amore materno e filiale, testimonianze che si possono toccare con mano, vite vere che hanno riconosciuto e fatto proprio il loro dolore.

Affacciarsi in questo baratro e lasciarsi andare, Emma ha chiesto questo ad ogni lettore, per trovare gli occhi delle donne e ascoltare le loro voci che urlano e cantano, ridono e piangono perché mortificate nella femminilità, da abusi e malattie; figlie, ormai adulte, ferite e lacerate negli affetti; madri irrisolte, biasimate e condannate a non generare, incapaci di interpretare il ruolo di donna.

Essere madre è un compito arduo, sorretto dall’istinto, e non si è mai pronte ad assolverlo pienamente.

Nelle ultime pagine mi sono ritrovata, Emma ha raccontato anche la mia storia. Essere madre è soprattutto combattere con le proprie paure ogni santo giorno. Dobbiamo imparare a scrollarci di dosso quell’opprimente senso di colpa che ci attanaglia. Siamo donne e madri, spesso in difficoltà e piene di dubbi, ma dobbiamo avere la forza di assolverci.

Perdonarci per qualche mancanza, per lo più immaginaria, e confrontarci serenamente con le nostre debolezze, perché siamo madri, tutte. “Madri di idee, di progetti, di sogni.”

Consiglio a tutti di leggere Vite di madri, un libro che abbraccia ogni donna, sussurra all’orecchio di chi è madre, e aiuta chi sogna di esserlo, e poiché siamo tutte figlie di Eva, siamo tutte egualmente madri.

Si percepisce il cuore di Emma Fenu, il suo approcciarsi alla maternità negata è sincero, trasparente. Il suo cuore di donna è ferito, ma palpitante di vita, desideroso di catturare la bellezza di ogni respiro. Grazie Emma per aver scritto questo libro, per aver aperto il tuo cuore a tutti noi. Ringrazio inoltre le tante madri, figlie, donne che non hanno avuto timore di mostrare le loro ferite.

Scheda dell’editore

“Vite di madri” è un romanzo che si snoda attraverso storie di donne legate fra loro, apparentemente, solo da un percorso di infertilità. L’incipit e la conclusione, entrambe affidate a un io narrante che si rivolge direttamente al lettore, illustrano il progetto che l’autrice, anch’essa infertile, ha deciso di condividere creando una raccolta di centocinquanta testimonianze vere, rielaborate, che gettano luce sul lato oscuro della maternità negata o infertile nell’utero e nel cuore. Sono tredici storie. Storie di donne mortificate nella femminilità, da abusi o da malattie o da eventi imponderabili. Storie di nonne e madri, che hanno generato creature infertili nell’utero e nel cuore. Storie di bambine, ora cresciute, ma ancora bramose di una carezza. Storie di figlie desiderate, con amore indomito. Storie di guerriere vittoriose, non di vittime, che hanno saputo rialzarsi e sorridere alla vita. In verità, sono tutte storie di Madri. Madri di idee, di progetti, di sogni. Seni turgidi di Dee che accolgono amiche, sorelle, mariti, amanti. Madri delle proprie madri e perfino di se stesse, capaci di far germogliare speranza e abortire fantasie, di creare dal nulla e di nutrire di sé.

L’autrice

Emma-Fenu Vite di madri Echos Edizioni letturedikatja.com

Emma Fenu, nata e cresciuta respirando il profumo del mare di Alghero, ora vive, felicemente, a Copenhagen. Ogni quattro o cinque anni, la sua vita subisce una vera rivoluzione: si trasferisce in un nuovo paese. Ha vissuto, in precedenza, in Medio Oriente, in luoghi di estremo interesse culturale e storico.  E’ laureata in Lettere e Filosofia e ha conseguito un Dottorato in Storia delle Arti.
Scrive per lavoro e per passione; insegna Lingua Italiana agli stranieri; tiene un Corso di Scrittura creativa; recensisce libri e intervista scrittori; cura l’editing di saggi e romanzi; si occupa di Storia delle Donne, di Letteratura e di Iconografia.

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