Il gioco del silenzio
di Rob Keller, DeA Planeta

Il gioco del silenzio
di Rob Keller, DeA Planeta

Il gioco del silenzio

di Rob Keller, edizioni DeA Planeta

Il gioco del silenzio Rob Keller DeA Planeta letturedikatja.com

Recensione

– Non puoi fermare il meccanismo perfetto del destino –

L’ultimo thriller in ordine di uscita di Rob Keller, intitolato “Il gioco del silenzio”, edito DeA Planeta Libri, incentra il suo percorso narrativo sui perversi meccanismi della mente umana, realizzando un’opera avvincente, che toglie il fiato.

La protagonista Cristina conduce un’esistenza scandita da una noiosa e ossessiva routine quotidiana, il controllo totale sulle proprie azioni e sul tempo le impediscono di pensare al passato, di riportare a galla l’ultimo caso di cui si è occupata come criminologa.  Dopo essersi dimessa si occupa esclusivamente del figlio, affetto da una forma di iperattività, e combatte ogni giorno una battaglia silenziosa, la sua fragilità emotiva la mette quotidianamente alla prova.

La morte dell’amato zio, morto suicida, la costringe a ritornare sulle sponde del lago di Como, una piccola comunita da cui era fuggita anni addietro lasciandosi alle spalle dolorosi ricordi, e ora è costretta oltretutto a soggiornare presso la casa del padre, un famoso maestro orologiaio. La sua infanzia è legata a doppio filo alla famiglia Radlach, il padre stimato orologiaio insieme allo zio curavano da tempo immemorabile la manutenzione dell’immensa raccolta di orologi di proprietà della famiglia Radlach. Famiglia ricchissima, rispettata e temuta dall’intera comunità.

Cristina nutre per gli abitanti della Villa un forte rancore e non crede alla versione ufficiale del suicidio di suo zio. Conosce bene ogni singolo componente della famiglia, e sospetta di ognuno di loro. Fin da subito rispolvera le sue competenze come criminologa e conduce un’indagine parallela alla ricerca della verità, perché lei non è assolutamente concorde con la tesi del suicidio. E andando a ritroso nel tempo e aprendo i cassetti della memoria, Cristina ripercorre i momenti più dolorosi della sua infanzia, segnata dalla morte della madre e da strane apparizioni.

Il padre osteggia in tutti i modi le indagini di Cristina, si rifiuta di rispondere alle sue domande e non accetta che la famiglia per cui ha lavora da tutta la vita abbia un qualsiasi ruolo nel suicidio del fratello. Eppure Cristina ne è convinta, conosce il lato più oscuro dei Radlach, quello nascosto, celato dalla facciata della rispettabilità.

Le indagini procedono a rilento, il caso si infittisce e la reazione della famiglia non si fa attendere, fino a giungere ad una verità scottante, inaccettabile per Cristina. Il passato si ripresenta con tutto il suo carico di dolore e segreti, la storia di Cristina e quella dei Radlach è più affine che mai, più di quando lei possa immaginare, perché non si può fermare il meccanismo perfetto del destino.

Thriller interessante, buona l’idea iniziale, lettura gradevole e poco impegnativa. Rob Keller ha magistralmente creato una trama emotiva e psicologica fitta di mistero e inquietudini. Anche se in più punti risulta abbastanza prevedibile e l’apporto della criminologa Cristina poco incisivo. Lettura nel complesso molto leggera nonostante la complessità della trama, un ingranaggio narrativo perfetto, ma un po’ debole in più punti che si rifà a paure ancestrali e a quelle della mente, un connubio perfetto per scoprire i misteri celati dietro lo scorrere inesorabile del tempo.

Scheda dell’editore

Il gioco del silenzio Rob Keller DeA Planeta letturedikatja.com

Una famiglia maledetta. Una villa piena di segreti. Con una sola regola: se parli, muori.

Cristina era una criminologa, forse la migliore, ma ha lasciato la professione per occuparsi a tempo pieno di suo figlio Leone, che soffre di un disturbo di iperattività. Ma questa è solo la versione ufficiale, che ha creato per ingannare persino se stessa. La verità è che l’ultimo caso della sua carriera l’ha letteralmente distrutta, costringendola a cambiare vita e a rifugiarsi in una routine scandita da rigorose abitudini.

Poi, un giorno, il telefono squilla. Uno zio a lei molto caro si è suicidato, nel paese sul lago di Como dove è cresciuta e dal quale è fuggita molti anni prima. Troppi incubi, troppi fantasmi, per Cristina, in quelle acque scure e profonde. Tornare sul lago significa ritrovare suo padre, con il quale ha un rapporto tormentato, e soprattutto rimettere piede nella Villa degli Orologi, la spaventosa tenuta dalla quale i Radlach controllano non solo gli affari di tutta la zona, ma anche le vite di chi vi abita.

La donna resiste con ogni forza alla tentazione di indagare sulla morte dello zio, perché intuisce che la verità si annida nel groviglio di segreti che lega la storia della sua famiglia a quella dei Radlach. Ma quando Leone troverà in soffitta un orologio da taschino con una misteriosa dedica, diventerà impossibile non aprire il cassetto doloroso dei ricordi. Tra antiche leggende, strane visioni e pericoli più che reali, Rob Keller costruisce un inarrestabile sistema di ingranaggi narrativi, nel quale le tenebre del lago impallidiscono di fronte a quelle ben più inquietanti dell’animo umano.

L’autore

Rob Keller è nato nel 1956 sul Lago di Como, dove ha vissuto per quarant’anni, da padre tedesco e madre italiana. Seguendo una tradizione familiare, ha lavorato a lungo come mastro orologiaio. Attualmente abita a Saguenay, in Québec. Questo è il suo primo romanzo, candidato al Premio DeA Planeta 2019.

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