La chiave dei ricordi
di Kathryn Hughes, Nord

La chiave dei ricordi
di Kathryn Hughes, Nord

La chiave dei ricordi

di Kathryn Hughes, edizioni Nord

Recensione

La chiave dei ricordi Kathryn Hughes Nord La lettera letturedikatja.com

Recensione

Kathryn Hughes torna dal suo pubblico di lettori con una opera strepitosa, dal forte impatto emotivo. “La chiave dei ricordi” ci narra le vicende di due donne accomunate da un segreto lungo cinquant’anni.

Sarah ha trentotto anni e da poco si è separata dal marito, il suo sogno di maternità è naufragato insieme al matrimonio, e per recuperare le redini della sua vita torna a casa da suo padre con un progetto, vuole scrivere un libro sull’ospedale psichiatrico della città, l’Ambergate.

Un luogo sinistro, abbandonato all’incuria da moltissimi anni, ma ora si vocifera che presto ci sarà una nuova destinazione d’uso dell’ospedale con l’abbattimento di parte della struttura e prima che ciò avvenga Sarah decide di raccogliere più dati possibili per la sua ricerca visitando quotidianamente quel che resta della struttura.

La sua idea è rendere giustizia ai pazienti in cura e di cui si è persa traccia, anime dimenticate, rinchiuse spesso senza un motivo apparente, ma solo perché scomodi.
L’Ambergate Lunatic Asylum ha dato lavoro per tanti anni all’intera comunità, tra cui anche suo padre che osteggia apertamente questo suo progetto e si rifiuta categoricamente di parlare di quello che succedeva in quella struttura.

Un giorno Sarah si imbatte in una stanza piene di valigie, pezzi di memoria dei pazienti della struttura e mai ritirate, e in una di queste valigie Sarah trova una lettera sconcertante, il contenuto della missiva la coinvolge in prima persona.

La sua ricerca a questo punto si infittisce di mistero, le sue indagini si fanno sempre più approfondite. Suo padre si rifiuta ancora di rispondere alle sue domande, a suo dire rivangare il passato non porta mai a niente di buono.

La valigia in questione apparteneva a Amy, una giovane ragazza di vent’anni rinchiusa ad Ambergate su esplicita richiesta del genitore.

Il romanzo a questo punto si focalizza sulle vicende di Amy, unica protagonista suo malgrado di una storia drammatica. Amy ha lottato per la sua libertà, cosciente di non essere una malata di mente, si è opposta con forza alle cure e ha chiesto più volte aiuto al dr Lambourn, l’unico in grado di decidere della sua vita.

Nessuno le ha mai creduto, il suo è stato solo un gesto sconsiderato dettato dalla rabbia del momento. Non era pazza, non lo è mai stata. Era solo una ragazza traumatizzata per aver assistito alla morte di sua madre quando era ancora in tenera età.

Amy è una giovane donna a cui è stata rubata la vita, la gioia di crearsi una famiglia, di veder crescere suo figlio. Le istituzioni dell’epoca, molto rigide in materia, disumanizzavano i pazienti a forza di farmaci e elettroshock. Una consuetudine accettata per quei tempi, impossibile da fermare specie se si veniva rinchiusi in un ospedale psichiatrico con una diagnosi supportata da medici compiacenti.

Sarah procede spedita nelle ricerche e più va avanti più comprende che Amy, come tanti altri pazienti, era incarcerata contro la sua volontà, sedata all’occorrenza, schiacciata e alla fine istituzionalizzata. Un periodo lungo e doloroso che l’ha portata a trascorrere gran parte della sua vita all’interno della struttura per sparire poi nel nulla.

Di lei è rimasta solo quella valigia, dove erano racchiusi i suoi sogni di ragazza, una spazzola, dei vestiti e un bellissimo quadro dipinto a mano, unico ricordo di sua madre. Perché Amy non ha ritirato la sua valigia una volta dimessa? Cosa ne è stato della sua vita? 

Sarah ha un messaggio da recapitarle, ora più che mai deve rintracciare Amy perché c’è qualcosa che deve sapere. Sarah diventa così la portavoce dei tanti malati di Ambergate, e solo portando alla luce le loro storie riuscirà a rendere giustizia ai tanti vinti, sopraffatti dalle istituzioni e da chi si rifiutava di accettare semplicemente la loro diversità.

L’epilogo inaspettato e commovente chiude un cerchio aperto tanti anni prima, la storia si ricompone per scriverne finalmente una nuova libera da costrizioni e con un finale tutto da vivere.

Storia di spessore, emozionante fino alla fine, ma soprattutto non triste nonostante il tema trattato. Gli ingredienti ci sono tutti, un amore impossibile, passione, rabbia, dolore, dignità, rinascita, ma il suo maggior pregio e su cui è d’obbligo soffermarsi è sicuramente il ritmo narrativo. Dosato alla perfezione, ha reso la lettura molto accattivante, sostenuta anche da una scrittura intuitiva e ben equilibrata,  evidenziando nel contempo i passaggi più toccanti, rendendoli empatici e fruibili al lettore.

Ricordiamo inoltre che il libro si fa promotore di un messaggio preciso che la protagonista, spirito indomabile, ha saputo incarnare alla perfezione, per diventare infine più che un esempio un monito per le generazioni future a non commettere gli stessi errori. La diversità ci rende unici, e non dei malati di mente. Il nostro compito è imparare a distinguere e concedere aiuto a chi ne ha bisogno, spogliati da ogni pregiudizio e memori soprattutto del passato.

Assolutamente da leggere. Consiglio a tutti di confrontarsi con questa bravissima autrice.

Scheda dell’editore

Dopo La lettera il nuovo bestsellers di un’autrice tradotta in tutto il mondo. Un segreto custodito per cinquant’anni. Un amore perduto. Una seconda occasione.

«Una lettura potente e struggente» – The Sun

A trentotto anni, dopo un divorzio difficile, è tornata a casa dei genitori, convinta di non avere più un futuro. Per distrarsi dai suoi problemi, decide di scrivere un libro su Ambergate, l’ospedale psichiatrico in cui aveva lavorato il padre, ormai chiuso da anni e che verrà presto demolito. Girovagando tra i corridoi di quell’enorme edificio in rovina, Sarah s’imbatte in una vecchia, polverosa valigia, abbandonata lì chissà quando da una paziente. Dentro c’è un biglietto su cui sono scritte poche righe che, sorprendentemente, la riguardano molto da vicino…
Rintracciare quella paziente diventa allora una missione. Spinta da una forza che credeva di aver perduto, Sarah insegue i labili indizi lasciati da quella donna, ricostruendo la storia di un dolore così grande da essere scambiato per follia, di un amore capace di rischiarare anche le tenebre più buie, di un segreto rimasto sepolto troppo a lungo. Un segreto che potrebbe cambiare anche la vita di Sarah.

L’autrice

La chiave dei ricordi Kathryn Hughes Nord La lettera letturedikatja.com

Kathryn Hughes è nata ad Altrincham, nel Cheshire. Il suo primo romanzo, La lettera, è stato pubblicato da Nord nel 2016. Ha inoltre scritto: Il mio segreto (Nord 2017) e La chiave dei ricordi (Nord 2019).

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