La ragazza delle meraviglie
di Lavinia Petti, Longanesi

La ragazza delle meraviglie
di Lavinia Petti, Longanesi

La ragazza delle meraviglie

di Lavinia Petti, edito da Longanesi

La ragazza delle meraviglie di Lavinia Petti Longanesi letturedikatja.com

Recensione

“La ragazza delle meraviglie” è un’opera di fantasia e come tutte le opere di fantasia è piena di cose vere.

Lavinia Petti, dopo il suo fortunato esordio con “Il ladro di nebbia”, ritorna in libreria con l’attesissima storia di Francesca Annunziata Esposito, una giovane ragazza che per caso scopre di essere stata adottata. Questa la molla che dà il via ad una ricerca ossessiva, costellata da strani incontri tra le vie di Napoli e alla scoperta delle meraviglie di una città che cela tra le sue viscere riti antichi e oscuri segreti.

Francesca, chiamata anche Fanny, viene alla luce durante una notte buia e tempestosa a ridosso delle feste natalizie. Il suo destino era già scritto nell’aria, nelle pietre calpestate da una donna dai lunghi capelli rossi, in fuga e con in braccio un fagotto, il suo unico intento è quello di salvare la sua piccola da morte certa e solo abbandonando la neonata nell’antica Ruota degli esposti forse, solo allora, avrebbe avuto una possibilità di sopravvivere al male.

Fanny viene adottata da una famiglia di estrazione popolare, Dora e il marito si prendono cura di lei con amore, come dei veri genitori, ricoprendola di amore e attenzioni. Eppure fin da piccola la bambina è inquieta, divorata da un vuoto, negli occhi il peso di un mistero e nell’anima un senso tremendo di nostalgia di cose mai avute. Trascorre le sue giornate tra antichi ruderi e case abbandonate, alla ricerca di fantasmi e demoni, registrando le sue osservazioni e toccando con mano tasselli di vite altrui, perché per comprendere il passato bisogna annotare il presente.

E un giorno per puro caso Fanny scopre nella sua stessa casa una terribile verità, è stata adottata, i suoi genitori non sono i suoi genitori biologici. Da allora si sente spezzata nel corpo e nell’anima.

All’improvviso il mondo è capovolto, Fanny perde tutti i suoi punti di riferimento e presa dallo sconforto scappa via di casa con uno scopo ben preciso, trovarei suoi veri genitori. La sua è una ricerca folle, impossibile, sono trascorsi troppi anni da allora, ma Fanny non accetta di vivere senza passato, di essere il filo reciso di una storia.

Un’antica moneta e una chiave rappresentano l’unico legame con le sue origini, e partendo da questi due semplici oggetti Fanny si addentra tra le vie di Napoli acaccia di indizi, e nel mentre è costellata da mille dubbi e si pone domande sul perchè sia  stata abbandonata.

Un periodo non facile per la ragazza, costretta a nascondersi, fino a quando il destino non la conduce davanti alla porta di un rinomato negozio di antiquariato di Napoli. Il proprietario, un vedovo burbero e incattivito, prenderà a cuore la ragazza e la sua storia e il suo apporto si rivelerà fondamentale per sbrogliare la fitta matassa di incognite che troveranno sulla loro strada. E mentre la natura sfoga le sue forze su una città già in ginocchio, un’ombra oscura e malefica si mette sulle tracce della ragazza, Fanny è in pericolo, qualcuno la vuole morta perché lei sta cercando i suoi genitori, ma sta trovando qualcos’altro, qualcosa che le sfugge, ma allo stesso tempo le appartiene.

La moneta e la chiave conducono Fanny e Tommaso, un ragazzo conosciuto grazie all’antiquario, nelle viscere di Napoli, tra anfiteatri, edifici di epoca normanna, pozzi e strettoie di una città sotterranea, abitata da personaggi loschi che sfuggono al mondo di sopra, e tra quel dedalo di vie Fanny compie le sue maggiori scoperte.

Il suo corpo, il suo sangue, reclamano la verità, lei se lo sentiva perché certe memorie sono impresse nell’anima. Le sue ombre l’hanno perseguitata da sempre, fin da piccola tenuta a distanza perché in grado di parlare con la morte, vedere oltre e sentire tutto, sentire troppo. Un fardello troppo pesante per una giovane anima come lei, confusa e disorientata dal peso del passato. I suoi sogni sono costellati da ombre, ma sono al contempo rivelatori. Le sue visioni l’accompagneranno lungo il difficile tragitto a ritroso nel suo passato, insieme alla moneta e alla chiave saranno le uniche guide in grado di aiutarla.

L’epilogo giustifica la malinconia che attanagliava Fanny fin da piccola, una nostalgia cocente, impressa nelle ossa e l’unica cura possibile un canto d’amore e morte, un’eredità che arriva da lontano, dal passato di donne che come lei hanno sofferto e vissuto una vita ai confini della società per assolvere al compito di protettrici.

Dee? Sirene? Spettri? Qual è il loro ruolo?

Le loro preghiere sono rivolte al cielo di Napoli, un cielo pieno di dei, e nonostante il tempo degli dei fosse finito, gli uomini hanno ancora bisogno di loro.

Lettura travolgente, un libro che si legge di pancia. Ogni emozione arriva dritto al cuore del lettore e la storia di Fanny diventa ben presto la sua storia. La magia e le atmosfere di una città rarefatta, in balia degli eventi climatici, fanno da sfondo allo stato d’animo dei protagonisti. Una perfetta simmetria di voci ed emozioni, le vicende si susseguono senza frenesia, ma con intensità. Ogni passo è ben dosato, il ritmo non è frenetico, ma accogliente, quasi intimo.

Ho visto la città di Napoli attraverso gli occhi di Fanny e ne ho ammirato la bellezza, la forza, scoprendone il lato più nascosto, magico, surreale. Una boccata d’aria fresca per ritrovare la bellezza di una città che per troppo tempo è stata accusata e denigrata per colpe spesso non sue. L’autrice mi ha permesso di sognare, anzi no di credere in un sogno. Una sensazione bellissima! Ve lo assicuro.

La prosa originale, fresca, che ricalca espressioni e modi di dire dialettali, non ha fatto altro che sottolineare i momenti più salienti del racconto. La risoluzione di un enigma terrà il lettore con il fiato sospeso fino alla fine, l’ultimo tassello di una storia che non aspettava altro che quello di compiersi ed emergere dal passato.

Nel complesso un romanzo che sento di consigliare ad un vasto pubblico di lettori per svariati motivi, primo perché non si è mai abbastanza grandi per smettere di sognare e due perché in fondo ad ogni storia c’è un fondo di verità e le storie di questa terra sono tante.

Scheda dell’editore

La ragazza delle meraviglie di Lavinia Petti Longanesi letturedikatja.com

Quella di Lavinia Petti è una Napoli ricamata di misteri.

Io Donna

Napoli, quartiere Forcella. In una fredda notte d’inverno, una neonata viene abbandonata nella Ruota degli Esposti dell’ospedale dell’Annunziata. Al collo ha una catenina di rame con due misteriosi oggetti, una chiave arrugginita e una moneta antichissima.

Adottata da una famiglia di estrazione popolare, Francesca Annunziata, che si fa chiamare Fanny, trascorre nelle campagne del Moiariello che sovrastano la città un’infanzia libera e selvaggia, fatta di avventure solitarie alla scoperta di vecchi ruderi e di notti popolate da sogni inquietanti, forse premonitori, che le valgono l’appellativo di janara, strega. Alla vigilia dei suoi quattordici anni, la ragazza scopre per puro caso la verità sul suo passato.

Furiosa per quello che considera un vero e proprio tradimento da parte delle persone più importanti della sua vita, Fanny scappa di casa e trova rifugio in una grotta vicino al mare. Per la prima volta è del tutto sola, e ha con sé soltanto gli oggetti con cui è stata trovata. Nonostante l’impresa le paia impossibile, decide di andare alla ricerca dei suoi veri genitori proprio a partire da quegli enigmatici amuleti. E in questa avventura verrà aiutata e ostacolata da una fantasmagorica galleria di personaggi partoriti dagli anfratti più arcani della città.

In una Napoli oscura e segreta di primordiale e inquietante bellezza, dove si venerano antichi dèi, i morti si confondono con i vivi e le leggende sembrano prendere vita, Lavinia Petti intreccia una storia di amore e morte che porterà Fanny alla scoperta delle proprie origini e forse delle origini di un’intera città.

L’autrice

La ragazza delle meraviglie di Lavinia Petti Longanesi letturedikatja.com

LAVINIA PETTI è nata a Napoli nel 1988. Laureata in Studi Islamici all’Istituto Orientale di Napoli, ha vinto vari concorsi letterari (Premio Tabula Fati, Premio Robot, Premio Book’s Bar, Scrittura Giovane). Nel 2015 ha pubblicato con Longanesi il suo primo romanzo, Il ladro di nebbia (Premio Brancati 2016), tradotto in molte lingue.

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