una miniera di Vitamina C
Rosa canina : una miniera di Vitamina C
Sono davvero innumerevoli i benefici della Vitamina C (acido ascorbico) sul nostro organismo. In passato questa vitamina è stata preziosa per prevenire e combattere gli effetti dello scorbuto, un disturbo caratteristico dei marinai, che, stando per settimane a bordo delle navi, non consumavano frutta e verdura fresche.
Grazie ad un’alimentazione sana e bilanciata il nostro organismo riesce ad assicurarsi un corretto apporto di questa vitamina. La Vitamina C rappresenta un alleato d’eccezione su cui fare affidamento per il nostro bisogno di benessere quotidiano. Una sua integrazione può compensare il maggior consumo che di essa fa chi pratica un’intensa attività sportiva o svolge lavori faticosi, perché la Vitamina C supporta il naturale metabolismo energetico.
I frutti della rosa canina sono ricchissimi di Vitamina C, inoltre sono tonici, astringenti, diuretici e vitaminizzanti. A parità di peso, vantano 40 volte la vitamina C contenuta nelle arance; 100 g di bacche di rosa canina contengono circa 2.200 mg (2,2 grammi!) di vitamina C, confrontandoli con i miseri 50 mg per 100g di arance, possiamo capire che non c’è assolutamente confronto.
Ricordiamo, inoltre, che la Vitamina C è un potente antiossidante, migliora le nostre difese immunitarie e ostacola i radicali liberi e quindi l’invecchiamento cellulare. Altresì stimola la sintesi di collagene, una proteina che fa parte del tessuto cutaneo, delle ossa e delle cartilagini, dei tendini e dei vasi sanguigni. È uno dei pochi frutti validi da consumare durante l’inverno, infatti non è un caso che le bacche di rosa canina maturino proprio nei mesi invernali, quando siamo più soggetti a raffreddori e sintomi influenza.
I principi attivi che rendono prezioso questo frutto sono anche altri componenti della pianta, come i fiori, le foglie e le radici.
Le bacche di rosa canina contengono:
vitamine: A, E, B2, B3, B9;
sali minerali: calcio, magnesio, fosforo, potassio, manganese;
tannini:
acido malico e citrico;
bioflavonoidi
pectine;
acidi organici
Ricordiamo la rosa canina per le sue proprietà astringenti, antidiarroiche ed antinfiammatorie. I tannini, contenuti in grande quantità, risultano preziosi per curare fenomeni di natura diarroica. Mentre le pectine migliorano l’equilibrio e il transito intestinale.
I flavonoidi, in combinazione con la Vitamina C, hanno un effetto protettivo nei confronti dei vasi sanguigni ottimizzando la circolazione del sangue. Inoltre la Vitamina C aumenta l’assorbimento del ferro assunto con gli alimenti, ed è quindi efficace per contrastare l‘anemia.
La rosa canina svolge anche un’azione diuretica, stimola l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina, particolarmente indicata in caso di infiammazioni alla vescica o ai reni. Utile anche per combattere la gotta.
Le bacche di rosa canina vengono consigliate anche a soggetti particolarmente debilitati, a causa di malattie, infezioni, terapie farmacologiche od operazioni chirurgiche. È un tonico eccellente che combatte le ipovitaminosi, le sindromi da stress e la stanchezza sia fisica che mentale.
Risulta essere anche un blando antistaminico (a livello respiratorio) riduce le manifestazioni allergiche.
È altresì una cura efficace anche nei confronti dell’artrosi e dei reumatismi, nonché di tendiniti e dolori articolari.
La pianta
La rosa canina è un arbusto spinoso, fa parte della famiglia delle Rosacee. E’ la specie di rosa più diffusa al mondo, predilige le zone temperate. Cresce in collina ed in campagna, ad altitudini fino a 1600 metri.
Una piccola curiosità, la pianta prende il nome “canina” da Plinio il vecchio (1°secolo d.C.), che descrisse la guarigione di un soldato malato di rabbia grazie ad un decotto a base di queste bacche.
La rosa canina fiorisce verso i mesi di maggio-giugno, con delle rose poco profumate. I frutti invece sono bacche ovoidali e carnose di colore rosso, chiamati “cinorrodi” e raggiungono la maturazione durante i primi freddi dell’inverno.
Le bacche si raccolgono da settembre a novembre: meglio dopo le prime gelate. Si fanno seccare oppure si trasformano in gelatina.
Gelatina di rosa canina
Tagliare i piccioli e la punta nera dei frutti ben maturi, tagliateli a metà, copriteli di acqua e fateli cuocere a fuoco basso per 30 minuti. Centrifugate per eliminare peli e semi. Aggiungete al succo lo stesso peso di zucchero, 1 stecca di vaniglia e il succo di 1 limone e fate cuocere mescolando per altri 30 minuti. Versate nei vasi sterilizzati e chiudete ermeticamente.
È preferibile consumare le bacche mature e fresche, cioè appena raccolte, private dei semini interni. Con l’essiccazione si perde buona parte di vitamina C e lo stesso avviene in tutte quelle preparazioni che prevedono l’utilizzo di calore, come i decotti o le tisane.
Tisana
La preparazione è molto semplice e immediata: basta lasciare in infusione un po’ di bacche (circa un cucchiaino, equivalente a 2g) in acqua bollente e attendere per 10 minuti, quindi filtrare e bere.
Tintura Madre
La tintura madre è un estratto idroalcolico delle bacche fresche appena raccolte. Si assume a gocce, da diluire in poca acqua. I dosaggi consigliati sono di 45 gocce per 3 volte al giorno, meglio se lontano dai pasti.
Gemmoderivato
Il gemmoderivato si ottiene dai germogli di rosa canina. Si assume soprattutto per rafforzare il sistema immunitario. Se ne consigliano 40 gocce, sciolte in poca acqua, 2 volte al giorno.
Le bacche essiccate si vendono in erboristeria e nei negozi Bio, già pronti in bustina.
In alternativa è possibile acquistare le bacche di rosa canina su internet, clicca qui.
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