di Laura Pellegrini, IoScrittore
Per tutto il tuo amore
di Laura Pellegrini, edito da IoScrittore
Recensione
Una profonda storia d’amore e di guerra, di passione e dolore, con un finale potente e imprevedibile.
Ho letto una bellissima storia d’amore! Sembra quasi un’affermazione banale, semplicistica, eppure è proprio così, e quando non si trovano le parole giuste per esprimere tutta la soddisfazione per qualcosa, allora è meglio dirlo così, come detta il cuore.
Sono estremamente contenta di aver letto Per tutto il tuo amore di Laura Pellegrini, edizioni IoScrittore. Gli ingredienti ci sono tutti a partire dai protagonisti, intensi ed emozionanti, dal contesto storico ben delineato, dai dialoghi e dalle atmosfere e da una trama avvolgente, il tutto amalgamato ad una buona dose di passione, amore e dolore, e quando questo succede allora si è senza ombra di dubbio al cospetto di un romanzo di spessore per cui vale sicuramente la pena spendere il proprio tempo.
Un capolavoro inaspettato, giunto tra le mie mani un po’ per caso e un po’ per fortuna, che mi ha fatto sognare e piangere e sperare fino all’ultima pagina. Siamo in Toscana e la seconda guerra mondiale è alle porte, vicina più che mai tra i borghi nelle campagne dell’entroterra toscano.
La guerra è ovunque, negli anfratti delle case diroccate, sulle colline, nei boschi. Dietro ogni albero si cela il pericolo, il nemico è sempre in agguato, questo lo sa bene Luce, una giovane e bella ragazza che vive ai margini del bosco. Luce è sola, i suoi fratelli sono partiti per il fronte, orfana di madre tocca a lei prendersi cura di suo padre malato tra gli stenti e le fatiche di tutti i giorni; la carestia ha colpito tutto il borgo, a causa della guerra nessuno coltiva più i campi, e senza mezzi e forza lavoro le donne e gli anziani non hanno di che sfamarsi. La casa di Luce è povera e abbastanza isolata, e Manfredi, suo amico d’infanzia, si prende cura di lei raccomandandole di non addentrarsi nel bosco, il pericolo è rappresentato dai crucchi che non aspettano altro che approfittarsi di una giovane e bella ragazza.
Manfredi e Luce sono cresciuti insieme, ma i sentimenti del giovane nel corso degli anni sono mutati, e anche se si conoscono fin dall’infanzia, Manfredi si è innamorato della ragazza. E ora che i fratelli di Luce sono al fronte, tocca a lui proteggerla dai mal intenzionati.
Manfredi è nella Resistenza, il suo credo e il suo sogno di libertà lo portano spesso lontano da Luce, sulle colline a caccia dello straniero in nome di un sogno di libertà. Un sogno che desidera condividere con Luce, l’unica di cui gli importi davvero, eppure Luce è restia a concedersi a questo sentimento.
I conflitti dividono i popoli, la guerra logora e uccide, ma cosa succede quando un soldato, un ragazzo come tanti, solo e ferito, implora il tuo aiuto? Luce gli presta soccorso, salva insieme al suo corpo anche l’anima, lacerata e ferita dalla guerra, scorge l’uomo e non il nemico dietro la divisa, perché non portava simboli né di guerra né di morte, ma quello dell’amore che trova la forza di andare oltre gli ideali e i principi.
[…] È l’amore salvifico. L’amore che diviene pietà, fiducia, pazienza. È l’amore che non muore mai, neppure dopo la morte, quello che non ha un tempo né uno spazio né una fine.
E mentre il conflitto imperversa a pochi passi dalla loro casa, lì oltre le colline, due giovani ragazzi vivono un amore folle, passionale, tenero e infinito, nascosti tra le mura domestiche, con il cuore a pezzi e la paura in tasca. Tutto scompare di fronte al loro sentimento, la divisa del giovane soldato, la povertà e le origini della ragazza, e nel cuore un unico sogno, vivere una vita insieme, lontano dall’orrore della guerra, dalle vendette personali e da quei giorni di follia per un conflitto di cui si sono perse le radici.
Luce si prende cura del giovane soldato, nascondendolo agli occhi del mondo come il più prezioso dei tesori, perché l’amore è più forte di tutto e Heinrich le è rimasto tra le ossa del torace e la gola, per sempre aggrappato al suo cuore. E quando il destino si presenta alla porta con tutta la violenza e il suo carico di odio, a Luce non resterà altro che arrendersi e soccombere al suo amore, d’ora in avanti nulla avrà più senso, nulla a sostenerla se non il peso dei ricordi e un debole barlume di speranza. Ma il destino si sa ha sempre l’ultima parola, specialmente quando si parla di un grande amore come quello tra Luce e Heinrich.
[…] Una contadina, un tedesco e un partigiano, sperduti nell’entroterra toscano, con un bosco da una parte e un paese abbarbicato sulla collina come un gufo dall’altra, sotto gli schiaffi di una guerra che nessuno riusciva a capire, ognuno con le ossa rotte e il cuore a pezzi, ecco cosa erano loro tre.
Romanzo intensissimo, la trama corposa ed estremamente invitante mi ha subito convinta a confrontarmi con un’autrice che non conoscevo, ma che ha saputo conquistarsi, pagina dopo pagina, tutta la mia stima. La poeticità di alcuni passaggi mi ha letteralmente commossa e nel contempo indotto a riflettere sul potere salvifico dell’amore. Una storia d’amore mai banale, intensa al punto giusto e straziante come poche. Fa bene al cuore e all’anima immergersi in un libro che ci permette di staccarci da terra, annullarci in un altro tempo, epoche che hanno molto da insegnarci in termini di verità e giustizia, amore e libertà. Prosa leggera, fluida, terribilmente emozionante che cattura fin dalle prime righe. Sono felice di essermi imbattuta in Laura Pellegrini, credo molto in questa autrice e non vedo l’ora di leggere il suo prossimo libro.
Scheda dell’editore
Toscana, agosto 1944. È bella Luce, anche se non lo sa e non se ne cura, troppo presa a sopravvivere alla guerra e alle privazioni economiche. I suoi ventuno anni si consumano tra la cura del padre malato, la fatica della vita contadina e il terrore dei tedeschi, mostri senza volto che possono nascondersi dovunque, come le dice Manfredi, il suo amico d’infanzia che ora la guarda con occhi diversi, occhi pieni di amore. Ma Luce non sa cosa sia l’amore. O forse ne ha paura. Poi, un giorno, il destino si diverte a mescolare le carte e la ragazza s’imbatte davvero in un tedesco, uno di quei lupi nascosti nell’ombra dei boschi dove lei è cresciuta. Il soldato è ferito, bisognoso di aiuto; curandolo, a poco a poco, Luce scopre che anche lui è fatto di carne, lacrime e paure come lei. E ha dentro la sua stessa sete di vita. Mentre Manfredi entra nella Resistenza, pronto a morire per la libertà, Luce ospita di nascosto «il nemico» e se ne sente sempre più attratta…
Una profonda storia d’amore e di guerra, di passione e dolore, segnata da un finale imprevedibile e potente e da una protagonista intensa e unica, che rimane a lungo nel cuore del lettore.
L’autrice
Laura Pellegrini è nata nel 1977 a Roma, dove e vive e lavora nel settore delle comunicazioni. Mamma e lavoratrice a tempo pieno, è appassionata d’arte, letteratura e fotografia e soprattutto di scrittura, a cui riconosce un potere terapeutico, necessario e insostituibile, oltre che altamente gratificante. Tra i suoi romanzi, tutti autopubblicati: la trilogia Tempo imperfetto, Tempo inverso, Contro Tempo; la trilogia Prima che faccia buio, Prima che tu dica noi, Prima che sia l’alba; Darkness Within; Memento; Le confessioni di Emma.